L’ex sindaco di San Gemini Leonardo Grimani si ricandida a sindaco della città dopo 5 anni di governo del centrodestra guidato dal sindaco uscente Luciano Clementella.
Grimani è stato già primo cittadino di San Gemini, due volte: eletto nel 2009, infatti, è stato riconfermato, alla guida di giunte di centrosinistra, anche nel 2014.
“Questa volta – ha scritto in una nota – non sarò espressione dei partiti visto che dal 2022 non ho più tessere ma cercherò la convergenza con le persone, con le associazioni e con coloro che vogliono contribuire e lavorare alla costruzione di un progetto per la San Gemini del futuro”.
“Mi candido – aggiunge l’ex senatore Grimani – per essere un’alternativa concreta e credibile per i cittadini. Ho rispettato per anni ed in silenzio tutto il dibattito politico di San Gemini senza intervenire mai per non introdurre elementi polemici. Credo che la maggioranza uscente abbia fatto il possibile in un contesto difficile ma ritengo che il tempo l’abbia logorata dal punto di vista politico con dimissioni e revoche che hanno mostrato un quadro di lacerazione e debolezza. Sul fronte delle opposizioni stento ad individuare quell’umiltà che dovrebbe essere alla base della formulazione di una proposta alternativa. In definitiva però non ho alcun interesse ad inseguire formule o alchimie politiche datate, né tantomeno ad ergermi come giudice. Ognuno ha fatto e farà la propria strada. La mia sarà una candidatura per costruire e non contro qualcuno. Per rilanciare la città e non per impedire a qualcuno di esprimere idee o partecipare al dibattito”.
“La nostra proposta deve avere al centro San Gemini con tutte le sue bellezze e le sue potenzialità – scrive ancora Grimani – Avremo come obiettivo la costruzione di un programma credibile che abbia una linea di continuità con le cose fatte bene o messe in programma e individui nuove linee di sviluppo, crescita e investimento. Il nostro, perciò, sarà un progetto interamente civico. Per questo non dovremo fare mediazioni con partiti o fazioni. Per questo non dovremo prendere ordini da nessuno non avendo tessere politiche. La nostra sarà una proposta civica a 360 gradi. Chi vorrà sostenerla non dovrà porre condizioni o veti ma soltanto contribuire a costruire programmi o progetti”.