L’immediata chiusura della Sezione H del reparto di Media Sicurezza della Casa Circondariale di Terni e la riapertura del Provveditorato Regionale di Perugia.
A chiederlo, in una nota diretta ai vertici del DAP, è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, SAPPE.
Nella nota, a firma del Segretario Generale Donato Capece si evidenzia infatti “una situazione che ha superato ormai ogni limite di tollerabilità presso la Casa Circondariale di Terni. Già ben prima degli ultimi gravi eventi verificatisi in data 20 giugno, quando è scoppiata una violenta rivolta dei detenuti, il SAPPE aveva più volte sollecitato, con precise e documentate segnalazioni, interventi mirati e urgenti al Provveditorato di Firenze e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. La situazione segnalata riguardava principalmente l’impossibilità oggettiva del personale di Polizia Penitenziaria a fronteggiare adeguatamente la gestione di detenuti con problematiche psichiatriche, aggressività incontrollata e tendenze violente, sistematicamente trasferiti negli istituti umbri. Purtroppo, le nostre segnalazioni non solo sono rimaste inascoltate ma la situazione si è progressivamente aggravata, mettendo a serio rischio l’incolumità e la salute psicofisica degli agenti”. Capece ricorda che “durante la recente visita ispettiva effettuata in data 20 giugno dalla delegazione SAPPE, i segretari Loreno Scierna e Romina Raggi hanno rilevato condizioni di devastazione totale degli ambienti, in aperta violazione delle norme sulla sicurezza e sulla salubrità dei luoghi di lavoro previste dal D.Lgs 81/2008.
In particolare, è stato riscontrato quanto segue:
- Distruzione completa dell’impianto elettrico e illuminazione con la compromissione del sistema di videosorveglianza e apertura automatizzata delle camere detentive;
- Gravi danni agli impianti di riscaldamento e climatizzazione, con termosifoni completamente divelti e il climatizzatore irrimediabilmente danneggiato;
- Danneggiamento esteso e non riparabile dell’impianto antincendio;
- Devastazione del box agenti e degli infissi, compromettendo gravemente la sicurezza operativa;
- Cancelli e scale gravemente danneggiati e momentaneamente bloccati con soluzioni provvisorie (catene e lucchetti) che ne ostacolano gravemente l’uso in caso di emergenza;
- Entrambi gli ascensori inagibili e danni significativi alle scale di accesso al piano, con pericolo costante di incidenti per gli operatori.
Per il SAPPE, “questi rilievi rendono evidente l’immediata necessità di dichiarare formalmente l’inagibilità della sezione H e procedere con il totale sfollamento dei detenuti per consentire con urgenza l’esecuzione dei lavori indispensabili per il ripristino delle condizioni minime di sicurezza. La richiesta di chiusura diventa ancor più urgente considerando la già cronica insufficienza numerica del personale di Polizia Penitenziaria, che subirà ulteriori drastici tagli nel periodo estivo a causa del piano ferie, rendendo impossibile garantire livelli minimi di sicurezza e di gestione operativa”.
Fabrizio Bonino, segretario del SAPPE dell’Umbria, in considerazione delle procedure burocratiche per la riapertura del Provveditorato Regionale di Perugia che risultano ormai completate, sollecita con massima urgenza un intervento concreto per accelerarne la riapertura. Tale riapertura rappresenta “un elemento strategico essenziale per contrastare e limitare efficacemente l’afflusso continuo e massiccio di detenuti problematici nelle carceri umbre, fenomeno che ormai appare incontrollato e insostenibile per il personale della Polizia Penitenziaria”.