I Carabinieri Forestali del Nucleo CC “Parco” di Fiastra (MC) hanno effettuato un’importante attività di polizia giudiziaria, che ha portato all’individuazione dei responsabili dell’abbandono, nel Parco Nazionale dei “Monti Sibillini”, di una consistente quantità di rifiuti speciali non pericolosi.
I militari, dopo aver verificato la presenza di un grosso cumulo di rifiuti, nel comune di Valfornace, hanno iniziato una serrata attività investigativa, che ha consentito loro di risalire ai responsabili dell’abbandono.
Infatti, un attento e costante monitoraggio della zona unita all’analisi del materiale abbandonato, composto da terre e rocce da scavo frammiste a conglomerato cementizio ed a rifiuti edili, hanno indirizzato i Carabinieri Forestali a svolgere indagini nei confronti di aziende che operano nel settore edile.
L’esame di tutti gli elementi, emersi nel corso delle indagini, ha consentito di identificare la ditta responsabile dell’illecito smaltimento, sono stati, quindi, deferiti all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’impresa e l’esecutore materiale, per abbandono di rifiuti speciali non pericolosi ed ora, oltre a dover procedere al corretto smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi, rischiano l’arresto da tre mesi a un anno o l’ammenda fino a 26 mila euro.
Purtroppo, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti riguarda in modo indiscriminato materiali di qualsiasi genere e natura, che vengono spesso lasciati in ambienti rurali; se ciò avviene in un Parco Nazionale, le conseguenze sono ancora più gravi, perché comportano il degrado ed anche un potenziale pericolo di inquinamento di un’area di grande pregio ambientale.
Questa problematica, che spesso, è riconducibile ad una questione di educazione al rispetto dell’ambiente e mancanza di senso civico dei cittadini, può anche essere, tuttavia, il sintomo di vere e proprie attività illecite, a carattere imprenditoriale, che si celano a monte e che conducono all’ultimo atto dell’abbandono dei rifiuti su suolo pubblico o privato, per mere ragioni di tornaconto economico.
È sempre bene che i possessori di qualsiasi area, che eventualmente scoprissero la presenza di rifiuti ed altre sostanze inquinanti abbandonati sui propri terreni, avvisino subito gli Organi competenti, per evitare che la responsabilità amministrativa possa ricadere su di loro, anche se non hanno effettuato loro lo smaltimento illecito.
La situazione scoperta è un caso emblematico di smaltimento di rifiuti da demolizione (rinvenuti lungo una scarpata stradale), che hanno avuto origine da interventi di manutenzione o ristrutturazione, all’interno di una filiera illegale e senza la documentazione attestante il corretto smaltimento di tali rifiuti.