“Ad oggi gli scarichi produttivi hanno riguardato sempre l’area a caldo, infatti, rispetto ai volumi che facciamo, c’è una capacità produttiva superiore; si dovrebbero acquisire ordini per saturare gli impianti”.
Solo qualche giorno fa, il segretario provinciale della Fiom-CGIL, Claudio Cipolla, paventava la possibilità di una fermata in quell’area della AST , in mancanza di nuovi ordinativi. E così si verifica poichè oggi l’azienda ha annunciato una fermata a fine mese, fino al 4 aprile, quando l’attività riprenderà a pieno regime, a partire dal 26 marzo.
La reazione delle RSU all’annuncio aziendale è piena di preoccupazione “per il persistere di tali insaturazioni”.
“E’ inaccettabile – scrivono le RSU – che su alcuni tavoli si continui ad affermare che tutto va bene ma nei fatti ciò viene sempre smentito”.
Secondo i sindacati l’azienda ” deve adoperare con ogni sforzo possibile per ricercare e riconquistare volumi sul mercato come da loro stessi annunciato nell’incontro al MISE”.
Altre insaturazioni nell’area a caldo sono previste anche per il prossimo mese.