Nessuno sconto per Fabrizio De Silvestri e la sua compagna, Annalisa Grasso. Dopo gli interrogatori di garanzia, infatti, il giudice, Simona Tordelli, ha deciso che devono restare in carcere.
I due sono i personaggi principali sui quali ruota l’inchiesta della Procura della Repubblica di Terni sull’associazione a delinquere finalizzata alla truffa messa in piedi proprio da De Silvestri.
De Silvestri aveva sperimentato su sè stesso un mix di prodotti che gli aveva consentito di tornare a camminare, seppur con qualche difficoltà, lui che è affetto da sclerosi multipla. A tutti gli effetti il paziente numero zero della sua innovativa cura.
Da qui l’idea di “trattare” altri pazienti affetti dalla sua stessa malattia o da altre malattie degenerative con lo stesso di mix di prodotti. Il trasferimento da Rieti a Terni, la realizzazione dell’Università “Homo & Natura”.
IL PRODOTTO
Si trattava di un protocollo denominato “Seven to stand”. Che , ad oggi, non aveva avuto alcuna approvazione scientifica. Nonostante ciò De Silvestri ha avviato una serie di contatti americani. E non più tardi dello scorso gennaio ha ricevuto un riconoscimento importante dal Rotary di Manhattan che gli ha consegnato il “Paul Harris” per ” i risultati ottenuti nella ricerca sulla cura di importanti malattie autoimmuni” come appunto sono la sclerosi multipla e l’artrite reumatoide.” Come se non bastasse aveva stabilito contatti con una multinazionale farmaceutica e sperava che il suo protocollo fosse “brevettato”. Sarebbe stata la svolta, quella del salto di qualità definitivo. Da qui i continui viaggi negli Stati Uniti mentre la Procura della Repubblica di Terni aveva acceso un faro sul suo metodo di cura.
Che non si aspettasse minimamente di essere arrestato lo conferma il fatto che la sera precedente era tranquillamente a cena, a ristorante, insieme alla sua inseparabile Annalisa.
QUI LA NOTIZIA DEL PREMIO NEWYORKESE
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/ancora-un-riconoscimento-per-la-cura-sperimentata-a-terni-sulla-sclerosi-multipla-329747