“Non dobbiamo mai smettere di raccontare. Raccontare per non dimenticare quale orrendo crimine contro l’umanità è stata la Shoah e lo sterminio di milioni di ebrei”.
Lo ha affermato Catiuscia Marini, che quest’anno, in occasione delle tante cerimonie organizzate nella regione nell’ambito del Giorno della memoria 2019, ha voluto essere presente a Terni, alla iniziativa organizzata, oltre che dalla Regione, dall’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, dal Liceo Classico “Tacito”, dai Licei statali, con il patrocinio della Provincia di Terni, è dedicata al tema “Se questa è una donna. La condizione femminile nella Shoah”, coordinata dalle dirigenti scolastiche e dal presidente dell’Isuc, Mario Tosti. Iniziativa alla quale ha partecipato Vivi Salomon, figlia di sopravvissuti allo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti nei campi di concentramento, e che ha raccontato alle ragazze ed ai ragazzi presenti all’auditorium di Palazzo Gazzoli soprattutto la storia di sua madre, deportata a soli 13 anni insieme alla sorella, alla madre ed al nonno, nessuno dei quali sopravvissuto eccetto lei.
“Questa giornata – ha detto la presidente Marini – rappresenta ormai una occasione di grande significato civico, in occasione della quale abbiamo il dovere di ricordare e riflettere su ciò che è accaduto. Non deve essere una giornata di ‘pietismo’ verso le vittime ed i sopravvissuti, bensì una opportunità di riflessione critica. E quest’anno abbiamo voluto scegliere di raccontare la Shoah al femminile con le storie delle madri, delle figlie, delle nonne. Racconti e storie che ci aiutano a tramandare alle giovani generazioni la memoria di quella tragedia”. Rivolgendosi quindi a Vivi Salomon, la presidente Marini l’ha voluta ringraziare per la sua “preziosissima testimonianza di figlia di una sopravvissuta. Perché ora che stanno scomparendo i testimoni diretti dell’olocausto, i tuoi racconti ci aiutano a tramandare il dovere di ricordare e tenere viva la memoria”. La presidente Marini ha anche voluto sottolineare come la sua presenza a Terni abbia avuto anche il segno di un riconoscimento e di un ricordo degli ebrei che vivevano in Umbria ed a Terni e di quanti allora, al tempo della persecuzione degli ebrei in Italia non si voltarono dall’altra parte. Anzi – ha aggiunto – si prodigarono, a rischio della loro stessa vista, nell’aiutare gli ebrei a sfuggire ai rastrellamenti ed alle catture. Tante storie umbre, anche piccole, ma che hanno avuto il grande merito di salvare vite umane. E provo sempre un grande orgoglio, da umbra e da presidente di questa Regione, nel visitare a Gerusalemme lo “Yad Vashem”, il Memoriale di Israele alle vittime ebree dell’Olocausto, ed il vicino Giardino dei Giusti, dove sono stati iscritti i nomi di ben tredici umbri, riconosciuti Giusti tra le Nazioni, per aver appunto rischiato la vita per salvare gli ebrei”.
La testimonianza di Vivi Salomon è stata preceduta e seguita dalla lettura di testi di scrittura creativa, sul tema della Shoah, elaborati e interpretati dagli studenti del Liceo Classico, e da brani musicali eseguiti dal vivo da studenti del Liceo Musicale.