Un grande successo ha accompagnato il festival Sacro Incanto dal primo all’ultimo dei suoi concerti che si sono svolti a Terni, San Gemini, Amelia e Collescipoli, in chiese e conventi scelti per la loro mistica e suggestiva atmosfera, che si adattava perfettamente alle musiche eseguite.
Alcuni di questi luoghi, come l’Abbazia di San Nicolò a San Gemini risalente a circa l’anno 800, sono aperti al pubblico solo in circostanze straordinarie come questa.
Tutti i concerti hanno avuto una grande affluenza di pubblico e sono stati entusiasticamente applauditi.
Da segnalare in particolare la straordinaria accoglienza da parte del pubblico alle esecuzioni della Passione secondo Giovanni di Johann Sebastian Bach ad Amelia e Terni, che hanno chiuso il festival.
È un chiaro messaggio inviato dal pubblico all’Associazione Opera inCanto di Terni per proseguire su questa strada, anche perché non esiste in Umbria una simile manifestazione dedicata alla musica sacra nel periodo pasquale. E in effetti si sta già pensando alla seconda edizione di Musica Incanto nel 2023.
Intanto Opera inCanto pensa al recupero de L’Histoire du soldat di Stravinskij con Peppe Servillo come protagonista che era prevista a marzo, ma è stata annullata a causa del covid.
Le nuove date fissate per lo straordinario capolavoro del teatro musicale del Novecento sono il 25 aprile a Foligno, il 26 a Terni, il 27 a Perugia e il 28 a Orvieto.