“Molto toccante il monologo di #Roberto Benigni al #Festival di Sanremo sui 75 anni della nostra Costituzione. Il maestro Benigni ha sottolineato come il suo articolo preferito sia l’articolo 21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Sono certo che per coerenza il maestro nei prossimi giorni ritirerà la querela che nel 2017 ha presentato nei confronti del sottoscritto, del collega Giorgio Mottola, della #Rai e di #Report”.
Lo scrive sul suo profilo Facebook Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, riferendosi alla querela presentata da Roberto Benigni e dalla moglie Nicoletta Braschi nel 2017 contro il programma in seguito a un’inchiesta sulla vicenda degli studi di Papigno, a Terni, dove Benigni ha girato il film “La vita è bella” e “Pinocchio”. MOlte delle scenografie sono ancora negli studios, nel frattempo abbandonati.
Un polo cinematografico che – secondo il programma di Rai3 – avrebbe goduto di 16 milioni di euro di finanziamenti pubblici.
“Quello che contestiamo – spiegarono allora i legali del Premio Oscar – è che l’operazione imprenditoriale si sia basata su fondi pubblici e che Benigni sia poi ‘scappato’ per non sopportarne i costi”.
Bufera su “Report”: Benigni querela
https://terninrete.it/notizie-di-terni-bufera-su-report-benigni-querela-391684/
Cinecittà ha salvato Benigni, non gli studi di Papigno
https://terninrete.it/notizie-di-terni-cinecitta-ha-salvato-benigni-non-gli-studi-papigno-391572/