Mancano i fertilizzanti. Dapprima l’Italia ne importava almeno ottomila tonnellate all’anno e da adesso non v’è nemmeno quella disponibilità e ci si deve votare a qualche santo per trovarli nel mondo. La denuncia è della Copagri, l’associazione nazionale, che tutela i produttori agricoli italiani, mettendo tutti in guardia sui pericoli che sta correndo l’agricoltura italiana, che non va dimenticato, è una delle fonti pregiate del Pil nazionale. Quello che fa pensare è stato lo smantellamento della Terni Industrie Chimiche, che di concime ne produceva proprio quelle ottomila tonnellate all’anno che hanno causato il “disavanzo” commerciale. Ed ancora più rabbia se si pensa che, dopo tante promesse, in quella fabbrica non c’è più alcuna iniziativa industriale degna di questo nome. La Italeaf, o come si chiama la galassia delle società che fanno capo a Stefano Neri, sta spostando la sua azione da altre parti, lasciando libera la gran parte dell’area industriale di Nera Montoro. “Che invece potrebbe essere di nuovo chiamata a produrre ancora i concimi chimici, riavviando una tradizione industriale che non è mai venuta meno – spiega Gianni Daniele Consigliere comunale di Narni – vanno riavviati i discorsi con l’Eni che si era precipitato a svendere quella proprietà nell’ottica di una internalizzazione che ora ha mostrato i limiti. “Dopo aver delegato in capo al mondo alcune delle produzioni classiche ci si è accorti che quando salta la catena degli approvvigionamenti le economie nazionali vanno in crisi. E bisogna tutelare da subito la nostra agricoltura, pregiatissima, e fonte di grandi soddisfazioni, mettendoci al sicuro da queste tempeste. L’obiettivo – conclude Daniele – dovrebbe essere il riavviare una produzione, non è facile ma nemmeno così complicato. Da parte nostra ci faremo diligenti verso le istituzioni come il Governo e la Regione insieme al Comune che dovrà sollecitare i propri rappresentanti in Parlamento. Tutti insieme potremmo anche dare corpo ad un sogno ed una tradizione che ha fatto grande quest’area”.