Prima iniziativa del neonato movimento ambientalista “SOS Verde Pubblico Terni” che, ieri pomeriggio, ha affisso cartelli contro l’abbattimento dei maestosi pini di viale Borsi.
Intendiamoci, non si tratta di un no a prescindere. I primi ad essere d’accordo sul taglio dei pini pericolosi, come di qualsiasi altra specie arborea non in salute, sono proprio loro.
Sono però fortemente contrari a “motosega selvaggia” , cioè all’abbattimento indiscriminato dei pini che stanno bene, che godono di ottima salute. Perché , dunque, sacrificarli?
Perché questo accanimento?
I cartelli sono piuttosto espliciti, si va da “E l’ombra questa estate?” a “Gli alberi assorbono l’inquinamento acustico e atmosferico” , da “Un albero impiega almeno 20 anni per ricrescere” a “Meno alberi più tumori”, da “Non rompeteci i polmoni” a “Meno albero meno verde, più depressione”.
“Il circolo Verdi, Ambiente e Società – spiega Pierluigi Rainone – chiede che un agronomo valuti lo stato di salute e di stabilità , in questo caso dei pini di viale Borsi di cui si paventa il taglio e, in generale, di tutte le piante che sono a rischio abbattimento”.
In difesa delle piante sane minacciate dalla motosega è sorto anche un gruppo Facebook “SOS Verde Pubblico Terni” sulla scia dell’omonimo movimento ambientalista di Perugia già attivo da due anni.
“Io, come cittadina di Terni, afferma Ilaria Rogari – adoro questo viale (Borsi, ndr) e voglio che tutti i cittadini siano sensibilizzati al tema o che comunque si rendano conto di quello cui andiamo incontro perché non tutti gli alberi di questo viale sono malati e non hanno bisogno di un taglio. Vogliamo una città senza ombra per molti anni? Secondo me è un peccato svegliarsi una domenica mattina e non trovarli più”.
Alcuni iscritti alla associazione hanno fatto volantinaggio, hanno parlato con i residenti della zona, hanno spiegato i motivi per cui si trovavano lì, ieri pomeriggio. Hanno cercato, insomma, di investire di una questione importante, i cittadini più da vicino interessati.
Prendo in prestito affermazioni , assolutamente condivisibili, scritte da Legambiente, in generale, sugli alberi piantati lungo i viali delle città.
Le alberature stradali sono una parte importante del verde urbano che, oltre a contribuire a ossigenare l’aria, sequestrare anidride carbonica e attenuare il riscaldamento climatico, svolgono funzioni fondamentali per la vivibilità della città: contribuiscono al benessere psicologico (la vista del verde induce un effetto distensivo) e fisico dei residenti regolando il microclima (l’ombreggiamento e l’evapotraspirazione attenuano il riscaldamento dell’asfalto e raffrescano l’aria estiva); la funzione ornamentale abbellisce la città, rendendola più gradevole e accogliente; le chiome filtrano l’aria abbattendo gli inquinanti, attenuano il rumore, schermano alla vista il cemento e altre brutture ecc. Il verde pubblico è dunque un patrimonio di tutti che merita di essere gestito con la massima cura.
Il verde pubblico, dunque, è patrimonio di tutti i cittadini di Terni . Sarebbe pertanto cosa ragionevole che la Giunta comunale non decida da sola ma si confronti con tutte le associazioni ambientaliste e gli esperti del settore per trovare la soluzione più giusta.
Tagliare un pino sano di 60/70 anni di storia , al di là delle gobbe ai lati dei marciapiedi a causa delle radici superficiali, è ingiusto senza contare che viale Borsi non sarebbe più lo stesso. Come non sono più gli stessi viale Campofregoso, viale Lungonera Savoia, viale dello stadio, viale Filippo Turati, viale Bramante.