La decisione aveva lasciato parecchi interdetti: la vaccinazione di massa partirà da coloro che sono nati nel 1940. Quasi tutti in Umbria pensavano che, invece, si sarebbe iniziato dai più anziani e poi scendere sino ai giovanissimi. E, per la verità, in tanti hanno pensato che quella era una decisione a “capocchia”. Invece la Direzione Generale della Regione l’ha puntualmente spiegato: “Quelli nati nel 1940 sono cittadini maggiormente “mobili” e di conseguenza più a rischio di contagiosità.
E comunque i pazienti fragili, di qualsiasi età, verranno gestiti a domicilio in funzione delle priorità dei medici di famiglia che ne conoscono le condizioni cliniche”.
Ci sarà chi contesterà lo stesso ma almeno viene presentata come una decisione ponderata. Che sia giusta o meno si vedrà in seguito.