Nessuna uscita insieme, nessuna foto di rito. Già questo indica il clima, piuttosto teso, che si respirava oggi pomeriggio nella sede ternana della regione Umbria che ha ospitato il vertice sul progetto stadio-clinica.
Con i giornalisti che hanno atteso pazientemente e infinitamente, alla fine, il sindaco, uscito per primo, è lapidario, accigliato e ha poca voglia di parlare. La presidente è cordiale nella forma ma dura nella sostanza: “noi puntiamo a percorsi di piena legittimità”.
E su questo sostantivo “legittimità” ha insistito molto.
All’uscita dagli uffici della regione, dopo 3 ore abbondanti di confronto, Bandecchi esce scuro in volto, non è andata come lui voleva, evidentemente. Parla poco per dire in sostanza che alle viste “non c’è nessuna soluzione, non si è risolto niente, la situazione è in alto mare”. L’unica soluzione possibile la vede nel TAR e se dovesse dar ragione alla regione “faremo un’altra delibera”. Su questo specifico punto la presidente ha detto di aver chiesto al sindaco “di ritirare in autotutela la delibera” onde evitare la decisione del Tar ma il sindaco ha respinto questa eventualità, “speriamo ci ripensi”.
Tornando alla questione legittimità la presidente Proietti ha ribadito di riferirsi “alla conferenza dei servizi che si chiude con un esito positivo ma dove non c’è assenso alla parte sanitaria. Un percorso che anche i non addetti ai lavori comprendono non essere il più lineare”.
La presidente ha detto che la “situazione è molto complessa”.
Bandecchi, prima di salire in macchina, ha detto che, comunque lui la clinica la fa.
Tutto ciò in attesa dell’inevitabile TAR.













