“L’amministrazione comunale di Terni in merito a quanto verificatosi nella udienza preliminare al Tar del 18 novembre ha finora mantenuto riserbo e silenzio per un senso di responsabilità e nell’ottica di lavorare nelle migliori condizioni alla risoluzione di una vicenda particolarmente sentita e rilevante per la città quale quella dello stadio clinica.
A fronte delle ricostruzioni fuorvianti registrate in queste ore e delle dichiarazioni non corrispondenti alla realtà, l’Amministrazione comunale intende precisare quanto segue:
- è stata la Regione dell’Umbria a impugnare la determina comunale che sancisce il superamento delle prescrizioni della conferenza dei servizi del 2022;
- la mattina del 18 novembre sono stati i legali della Regione a chiedere il non esame della sospensiva. Il Comune di Terni ha preso atto in quanto ha tutto l’interesse a mantenere l’efficacia di un atto che di fatto autorizza la realizzazione dello stadio e della clinica, due infrastrutture fondamentali sia nell’ottica della dotazione di impianti sportivi moderni che del riequilibrio dei posti letto della sanità privata regionale;
- in sede di Tar non è in discussione la legalità degli atti ma casomai la loro legittimità. Non si tratta di una questione formale ma sostanziale in quanto mai nessun atto è stato assunto dal Comune di Terni in maniera arbitraria;
- il Comune di Terni è profondamente convinto che in sede di valutazione di merito, il 27 gennaio, le ragioni della città prevarranno in quanto la determina dirigenziale è un atto conseguenziale alla conferenza decisoria e alle successive deliberazioni della Regione stessa che ha messo a disposizione nel 2023 80 posti letto;
- è stato il Comune di Terni a chiedere la prima data utile – il 27 gennaio – per entrare nel merito del ricorso della Regione, in quanto è interesse del Comune non perdere ulteriore tempo dato che l’attuale stadio è vetusto e, a breve, potrebbe avere problemi a superare le nuove certificazioni di stabilità statica. Il passare del tempo, inoltre, rappresenta un danno, oltre che per la città di Terni, per gli investitori che da mesi sono pronti a finanziare un’opera per un importo di decine di milioni di euro e che hanno quantificato che ogni giorno di ritardo comporta in una perdita di 80 mila euro al giorno”.














