L’applicazione Youpol, per smartphone, tablet e computer, nasce nel 2017 come strumento pratico e immediato di comunicazione fra i cittadini e la Polizia di Stato, per prevenire e contrastare il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Durante la fase pandemica, che ha registrato un aumento delle violenze domestiche, l’applicazione è stata implementata aggiungendo la possibilità di segnalare le “violenze domestiche”.
L’app – informa la polizia – consente l’accesso con registrazione utente o in forma anonima e l’invio di messaggi o immagini direttamente alle centrali operative delle questure.
Fra i punti di forza dell’applicazione vi è la possibilità di proteggere la propria identità, infatti l’utente può scegliere di inviare la segnalazione in forma del tutto anonima.
L’applicazione viene gestista dal punto di vista operativo dal Servizio Controllo del territorio della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che, attraverso gli Uffici Prevenzione Generale e soccorso pubblico delle 106 questure del territorio nazionale, gestisce l’implementazione del sistema, per aumentare la “prossimità digitale” verso i cittadini.
L’applicazione Youpol non sostituisce i numeri di emergenza NUE 112 ma rappresenta una modalità “smart” di contatto con la Polizia di Stato.
Molto utili le segnalazioni che arrivano alla Sala Operativa corredate anche da file multimediali come foto video o audio, per indirizzare al meglio il tipo di intervento della Polizia di Stato.
Nel corso dell’ultimo semestre sono pervenute presso la sala operativa della questura di Terni oltre 150 segnalazioni, di cui 6 per violenza domestica, 58 rientranti nella categoria droga, 5 per episodi di bullismo e 80 riferite a episodi relativi a una categoria residuale che ricomprende ,ad esempio, segnalazioni di disagio o soccorso pubblico. In uno di questi casi il tempestivo l’intervento delle volanti ha consentito di salvare un giovane che minacciava di gettarsi nel fiume nera in prossimità della passerella di largo Frankl.