Era stato arrestato nell’aprile 2024 con l’accusa di appartenere all’Isis, ma è stato condannato oggi a 6 anni di carcere per riciclaggio.
Il gup di Roma ha inflitto la pena a Ilkhomi Sayrakhmonzoda, 33 anni, cittadino del Tagikistan, che venne fermato all’aeroporto di Fiumicino dalla Digos con un passaporto falso.
A spingere le autorità italiane all’arresto fu un alert internazionale del Tagikistan che segnalava il sospetto arruolamento dell’uomo nelle fila dello Stato Islamico in Siria nel 2014.
Le indagini condotte successivamente, però, non hanno confermato la pista terroristica. Al contrario, secondo l’accusa- rappresentata dal pm Francesco Minisci – sono emersi elementi legati a un presunto traffico e riciclaggio di auto di lusso, per cui è scattata la condanna.
Sayrakhmonzoda, attualmente detenuto nel carcere di Terni, ha sempre respinto ogni addebito relativo al terrorismo. “Nella determinazione della pena ha certamente avuto un’incidenza significativa la suggestione di trovarsi al cospetto di un terrorista dell’Isis”, ha dichiarato il suo avvocato, Flavio Rossi Albertini, sottolineando come l’impostazione difensiva abbia sempre sostenuto l’estraneità del suo assistito a qualsiasi attività jihadista.