Sulla possibilità (si potrebbe dire quasi certezza) che il termovalorizzatore ACEA di Terni si avvii a a bruciare (a recuperare in energia) rifiuti urbani, 30 mila tonnellate all’anno nella previsione di arrivare a 100 mila, si sono già espressi, in modo nettamente contrario, il movimento NO INCENERITORI e il neo consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Thomas De Luca.
QUI LA NOTIZIA
https://terninrete.it/notizie-di-terni-terni-il-termovalorizzatore-acea-pronto-a-bruciare-rifiuti-urbani/
Ora interviene anche il Partito Democratico secondo il quale Terni non può ridursi a discarica di Roma
“In merito alla richiesta di bruciare 30 mila tonnellate di rifiuti provenienti da Roma nell’inceneritore Acea di Terni, il Partito Democratico esprime un profondo No. Ci sono alcune questioni che vogliamo chiarire alla cittadinanza. La prima è che le amministrazioni di centro-sinistra negli anni passati hanno svolto un lavoro importante in ambito di raccolta differenziata porta a porta investendo anche molti soldi pubblici. Il dato è che i cittadini ternani hanno risposto in modo eccellente, portando la differenziata al 70% consentendo una drastica riduzione di conferimento in discarica . Ci appare quindi assurdo dover assistere all’ennesimo piano di bruciamento di rifiuti nel camino di Terni e per giunta con materiale residuale non prodotto dai ternani. E’ assolutamente impensabile che Terni possa diventare la discarica di Roma.”
Secondo il PD ternano “è assurdo che dopo tanti investimenti di denari pubblici e sforzo dei cittadini, una città virtuosa come Terni sul piano dei rifiuti debba ingozzarsi e bruciare rifiuti provenienti da Roma dove non c’è virtuosità e dove più volte intorno al mondo della monnezza sono emerse gravi dinamiche di illegalità. Considerando che l’azionista di maggioranza di Acea è il Comune di Roma, torniamo a richiedere alla Giunta 5 Stelle della Raggi di ritirare la richiesta di poter bruciare rifiuti a Terni.
Servono chiarimenti immediati rispetto a quanto dichiarato da Acea nella documentazione per l’approvvigionamento da un bacino di rifornimento dei rifiuti relativo al territorio circostante. Occorre quindi comprendere se esistono accordi con soggetti che trattano i rifiuti per capire costi e risvolti. Il PD di Terni vuole fare luce sulla richiesta di Acea rispetto alla frazione residua dei rifiuti urbani poiché questo può avere come obiettivo quello di far diventare Terni come polo di incenerimento di riferimento umbro laziale.
Ora spetta al Sindaco di Terni dire No ed esprimere parere contrario alla possibilità di bruciare ulteriori rifiuti, ma pieni poteri li avrà la Regione dell’Umbria e la decisione finale spetterà alla neo presidente. Visti i tempi prolungati nella nomina della giunta regionale da parte della Tesei, auspichiamo che non vengano barattate posizioni del tutto personali e territoriali a scapito della salute cittadini ternani.”
IL COMUNE DI TERNI
Intanto si è appreso che giovedì 21 novembre il sindaco di Terni Leonardo Latini e l’assessore all’ambiente Benedetta Salvati renderanno nota la posizione del Comune di Terni in merito al procedimento della Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto di estensione delle tipologie di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico per il termovalorizzatore di ACEA di Maratta.