qui sotto il link dell’ingresso in campo delle due squadrehttps://www.youtube.com/watch?v=NclfJjIsR_w
Che delusione!
Ti aspetti una Ternana viva, vivace che giochi sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria nel derby di appena sei giorni prima ed, invece, in 10 minuti capisci che quella che sta giocando conto il Pescara non è la squadra dell’ultimo mese, non è la squadra che ha ripreso per i capelli un campionato che ormai sembrava compromesso definitivamente.
Quando il Pescara va in vantaggio, poi, speri in una reazione della formazione di De Canio che non arriva, però, ed anzi la squadra abruzzese va al raddoppio. Errori su errori in fase difensiva e per il Pescara andare in gol e creare azioni pericolose dalle parti di Sala è davvero facile.
Speri che prima o poi la Ternana possa svegliarsi, possa reagire. Niente, assolutamente nessuna reazione ed, anzi, è stucchevole come la squadra sia la lontana parente di quella squadra ammirata a Perugia e ti chiedi come possa aver ribaltato il punteggio ed ottenuto il successo al Renato Curi. Lenta, compassata, seconda sulle seconde palle, imprecisa e arrendevole.
Speri che l’intervento di De Canio nel l’intervallo possa compiere il miracolo, ma ti rendi conto dopo dieci minuti di gioco che nonostante le correzioni, le sostituzioni l’andamento della partita non cambia e il passar dei minuti sottolinea ancor più profondamente le difficoltà in cui si dibatte la Ternana.
Prestazione di squadra da dimenticare, prova dei singoli disastrosa tanto che per il Pescara risulta facile creare pericoli a ripetizione ed addirittura trovare la terza rete.
Nessuno di coloro che sono scesi in campo in casa rossoverde sa spiegarsi il motivo di tale prova incolore pur in presenza di una tifoseria fantastica, di una tifoseria che finché era possibile ha creduto, invano, nello spirito di riscatto della squadra.
Ed alla fine anche l’umiliazione del torello in area di rigore della Ternana con la maggior parte dei tifosi che aveva abbandonato le scale del Liberati su cui aveva preso posto con tanto ma tanto entusiasmo.
Ed allora che può aver provocato la disastrosa prova dei rossoverdi al Liberati?
La nostra impressione è che la Ternana dopo il derby sia stata trascinata nel vortice dell’entusiasmo dei tifosi, affrontando
l’impegno odierno con gli abruzzesi con la convinzione che il più era stato fatto sulla strada della salvezza.
Lasciando la rabbia, la voglia di far risultato negli spogliatoi senza rendersi conto di andare incontro ad una figuraccia gettando al vento quanto di buono fatto in precedenza sotto la gestione De Canio da Ascoli in qua, la Ternana si è suicidata.
Non l’ha capito in tempo e se è riuscita a rimediare allo scivolone di Ascoli ora diventa molto più difficile, proibitivo quasi, rimediare quello contro il Pescara a sole quattro giornate dal termine.
Peccato, perché si era riavvicinato il pubblico alla squadra, 9503 presenti, e nella partita con il Pescara i rossoverdi non solo hanno compromesso la classifica ma hanno depauperato quel patrimonio rappresentato dai tifosi.
La strada verso la salvezza si complica, diventa irta di difficoltà ma, come già espresso in precedenza, finché la matematica non condanna i rossoverdi alla retrocessione bisogna crederci anche se gli avversari si chiamano Parma e Palermo con la compagine rosanero che da domani avrà Stellone sulla panchina.
E , purtroppo, sarà ancora più difficile perchè a meno di miracoli la Ternana non avrà a disposizione il suo cannoniere principe, Montalto, la cui problematica legata alla lussazione acromion-claveare della spalla fa pensare al peggio. Timori esistenti anche per Gasparetto che ha riportato la lussazione autoridotta della spalla destra. Nelle prossime ore se ne potrà sapere di più dopo ulteriori accertamenti .