La foto dell’esultanza al gol di Palombi è di Stefano Principi ( da www.ternanacalcio.com)
Tre punti per respirare in classifica senza troppi affanni e per accrescere l’autostima nei giocatori. Soprattutto di quelli più giovani, di quelli che con la loro crescita stanno aiutando la squadra e Carbone a migliorare sul piano dell’organizzazione del gioco e su quello del dinamismo.
Sono questi gli effetti immediati della vittoria contro il Brescia. Sofferta, ma meritata in virtù delle occasioni da gol, purtroppo non concretizzate nel secondo tempo. Ed è su questo versante che la Ternana deve migliorare ulteriormente anche se di passi importanti ne ha già fatti. Basti, infatti, ricordare quelle partite in cui la squadra di Carbone non riusciva a fare che rarissimi tiri in porta.
Ora, le occasioni le crea, si tratta solo di essere più cattivi, più cinici sotto porta. Come ha fatto ieri pomeriggio al Liberati Simone Palombi. Uno che se in area gli capita un pallone riesce a trasformarlo in oro colato. Bel gol ed ottimo tempismo ed altrettanto bravo Avenatti a servirlo con perfetta scelta di tempo. E a proposito dell’uruguagio ciudispiace vederlo sconsolato per aver sbagliato il gol sul servizio di Palombi. Si, un errore grossolano ma ci sta. Quanti grandi giocatori dal nome altisonante hanno clamorosamente fallito gol già fatti? Tanti, e volendo farne un elenco non basterebbe un giorno intero. Ci piacerebbe vederlo reattivo, invece, in quelle situazioni. Più cattivo, animato dalla voglia di riscatto per far dimenticare quella giocata non proprio brillante. Quel suo gesto istintivo d inginocchiarsi in area avversaria non è il massimo. Non è da giocatore come lui che ha tutti i mezzi e le qualità per far dimenticare quella infelice giocata. Su con il morale, quindi, perchè un giocatore come Avenatti non può deprimersi, non può abbattersi. Lo affermiamo per lui, per il suo futuro ed anche per le sorti della Ternana, legate indissolubilmente anche e soprattutto alle sue giocate. Ai suoi gol.
E sulla vittoria di ieri ha inciso fortemente il rendimento più che sufficiente di tutta la squadra, ma ci piace soffermare la nostra attenzione su due giocatori in particolare ovvero Palumbo e Masi.
Il primo per 75 minuti è stato impeccabile dimostrando tutte quelle sue doti che finora erano emerse ma a corrente alternata o meglio non erano emerse completamente e tutte insieme. Insomma, nelle occasioni, non tantissime, concesse dagli allenatori, Palumbo o aveva mostrato tecnica sopraffina o determinazione a volte sfociata anche in inopportuni cartellini gialli. Ieri, contro il Brescia, è stato il classico giocatore completo: aggressivo, disciplinato, tecnicamente bravo, veloce di pensiero e pericoloso negli inserimenti. Un Palumbo, quello di ieri, a cui crediamo che Carbone non vorrà più rinunciare. Su questi livelli, Antonio, è un giocatore che può ambire davvero ad essere protagonista anche con la maglia della squadra in cui andrà a giocare nella prossima stagione ovvero la Sampdoria.
Su Masi, poi, e qui il riconoscimento della sua rinascita, perchè di questo si tratta, lo si deve alla sua caparbietà ma anche alla sua voglia di tornare ad essere il masi di vercelli, ma anche e soprattutto a Carbone che lo ha gestito in modo impeccabile durante il periodo infelice in cui era oggetto anche di epiteti non certo gratificanti.
Non è stato sicuramente facile per lui, soprattutto dopo l’infelice prestazione di Cittadella, e lì Carbone forse ha le sue responsabilità perchè il giocatore non era ancora pronto, perchè a Terni veniva considerato un giocatore “ finito “ , che si sentiva arrivato non tenendo presente che era reduce da un infortunio grave, che era stato per sei mesi fuori dalla lista e quindi non aveva più giocato partite se non in allenamento e che, in estate, nel ritiro di Roccaporena, aveva accusato un infortunio che lo aveva tenuto lontano dal terreno di gioco per un paio di settimane. Ora è tornato il Masi concentrato, che bada al sodo senza concedersi distrazioni di sorta e che non ci pensa due volte a liberare la propria area in tutti i mezzi. Anche quelli meno spettacolari ma sicuramente più efficaci della giocata ad effetto. Insomma, crediamo che Masi stia maturando e potrà aiutarlo ulteriormente, come si dice a Terni, il fatto di aver messo su famiglia e di essere diventato padre della splendida Ludovica.
Insomma, quella di ieri pomeriggio è stata proprio una bella vittoria per tanti aspetti, primi su tutti quelli che abbiamo elencato proprio nelle primissime righe, ma, poi, anche per sconfessare coloro che da Brescia avevano etichettato, anche irrispettosamente, la trasferta di Terni come facile e come quella che doveva segnare la fine delle sconfitte esterne del Brescia. Siamo dell’avviso che nel calcio, ma in genere in tutti gli aspetti della vita quotidiana, è bene tenere in debita considerazione ogni avversario, ogni concorrente senza snobbare alcuno perchè poi se dovesse andar male la “ smusata “, sempre rimanendo nel gergo ternano, diventa ancor più pesante. Fa ancora più male!