“Il nostro messaggio vuole essere un messaggio ‘si alla vita no alla droga’, vogliamo sensibilizzare e dire cerchiamo di non essere omertosi, riconosciamo che questa città ha bisogno di persone che si diano da fare.”
Così, Silvia Jacaroni mamma di Flavio, l’adolescente ternano morto lo scorso insieme all’amico del cuore Gianluca dopo aver assunto metadone.
”Non vorrei vedere nessuna famiglia avere una disgrazia come questa, ha detto Maria Luisa Peralta mamma di Gianluca, perché è la peggio cosa che possa accadere.”
Le due mamme, Maria Luisa Peralta e Silvia Jacaroni, hanno promosso l’evento “Sì alla vita, no alla droga” che si è tenuto al centro Polis di Terni. In tanti via hanno partecipato, anche una delegazione della Ternana Calcio con il club manager Carlo Mammarella e della Ternana Rugby.
“Quando parliamo di droga parliamo di morte – ha sostenuto Don Antonio Coluccia prete coraggio di San Basilio a Roma – e oggi vogliamo avere una memoria operante cioè ricordare due ragazzi che qui sono morti, in questo territorio ma non sono stati gli unici du. Questo impone alla città di Terni anche una riflessione cioè lo stato della noia in questa città crea un’emergenza sociale e quindi passare dai convegni, dai tavoli, a qualcosa di concreto che possa dare speranza a questi ragazzi, una speranza concreta organizzata e tutti noi siamo responsabili: famiglie associazioni sportive, la chiesa come agenzia educativa e le istituzioni.”
“Nessuno ha una ricetta per questo dramma, ha rilevato il Procuratore Capo Alberto Liguori, noi adulti si prende atto di questo fallimento e si volta pagina. Si ascolta, si ascolta e soprattutto si offre, si offre.”