Erano fra i 13 arrestati di giovedì scorso nell’ambito dell’operazione “White Bridge” della Polizia che ha smantellato la rete di spacciatori ed estorsori operante da mesi a Terni, il 29enne riconosciuto come il capo del gruppo ed un 24enne ultras ternano, entrambi attualmente in carcere, accusati di spaccio ed estorsione il primo e di lesioni aggravate ed estorsione il secondo, per i quali la Questura di Terni ha disposto anche il Daspo che impedirà loro di accedere a qualsiasi impianto sportivo, rispettivamente per 10 e 6 anni.
I due arrestati erano, infatti, anche elementi di spicco delle frange ultras della tifoseria della Ternana Calcio; assidui frequentatori dello stadio, già in passato erano stati colpiti da Daspo per i comportamenti violenti commessi in occasione di incontri di calcio.
I provvedimenti adottati dalla Divisione Anticrimine, diretta dal Primo Dirigente della Polizia di Stato Roberto Caffio, rientrano nella misura di prevenzione del Daspo “fuori contesto” che può essere applicato a coloro che, negli ultimi cinque anni, abbiano commesso gravi reati, indipendentemente dal fatto che ciò sia avvenuto in occasione di manifestazioni sportive.
E’ un ulteriore passo per impedire che la criminalità comune possa infiltrarsi tra la sana tifoseria ternana, condizionando negativamente i molti giovani appassionati che amano frequentare lo stadio.