“In questo momento storico particolare, per l’incerta congiuntura internazionale, desidero innanzitutto rivolgere un deferente pensiero ai caduti di ogni tempo, in pace e in guerra, che hanno sacrificato la loro vita per il bene della nostra patria e per la tutela del nostro paese e delle use istituzioni. Al riguardo , come ricordato dal comandante generale, quest’anno ricorre l’80° anniversario del sacrificio dei carabinieri martiri di Fiesole, che oltre ad essere tanto attuale, deve rappresentare un monito per tutti, in ordine alle crudeli conseguenze che ha la guerra. Ricordo infatti che in quella che è oggi una ridente e turistica località sulle colline fiorentine a me care il 14 agosto 1944 si immolarono eroicamente innanzi al plotone di esecuzione tedesco, i carabinieri partigiani Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, che dopo essersi sottratti audacemente alle ricerche del nemico, una volta appreso che 10 cittadini fiesolani erano stati presi in ostaggio per essere fucilati se non si fossero presentati al comando germanico , pur consapevoli della sorte che li attendeva , non esitarono a consegnarsi ai nazisti per salvare la vita degli ostaggi. Alla loro memoria è stata conferita la medaglia d’oro al valore militare. Alle famiglie di tutti i caduti, nonché ai feriti del corpo e nell’anima, ricordo che anche quest’anno abbiamo avuto 16 militari del comando provinciale feriti in attività di servizio, che ora come allora vivono quotidianamente il dolore del lutto o ricercano la serenità , rivolgo il nostro ideale abbraccio”.
È un passaggio del discorso tenuto questa mattina dal colonello Antonio De Rosa, comandante dei carabinieri della provincia di Terni, durante la cerimonia per i 210 anni dell’Arma che si è tenuta in piazza Tacito.
“Dal 13 luglio 1814, data di istituzione del corpo dei carabinieri reali, le vicende dell’Arma si sono fuse con quelle della nostra nazione – ha detto ancora il colonnello De Rosa – la nostra storia è fatta di grandi eroismi e di piccoli e sconosciuti sacrifici quotidiani accomunati da un unico scopo: la sicurezza della cittadinanza. I carabinieri sono gente fra la gente , al servizio della gente. In particolare – ha sottolineato il colonnello De Rosa – i comandanti di stazioni , con i carabinieri affidati loro, giornalmente, , anche nel più piccolo centro della provincia rispondono , in ogni condizione, anche la più difficile, alle più diverse esigenze della comunità . Sto pensando al periodo del covid quando consegnavamo le pensioni., all’istruzione di digitalizzazione per le persone anziane che non rientrano normalmente nei nostri compiti ma che all’occorrenza i carabinieri sono pronti a svolgere. Svolgendo costantemente in modo discreto e concreto, non solo le attività di sicurezza e di indagine ma quell’opera di rassicurazione, di dialogo, di consiglio, di sostegno che non si quantificano , di cui non si parlerà mai ma i cui positivi riscontri ci gratificano e ci spingono a fare sempre meglio rendendoci fieri di essere parte integrante del tessuto cittadino al servizio dello stesso”.
“Rinnovo oggi a nome di tutti i carabinieri del comando provinciale di Terni l’impegno a continuare a essere per la comunità ternana un riferimento sicuro e affidabile per tutti i cittadini”, ha detto ancora il comandante De Rosa che poi ha elencato i dati relativi agli ultimi 12 mesi di attività ( di cui parliamo qui).
I MILITARI PREMIATI
LA CERIMONIA DELL’ALZABANDIERA E L’INNO NAZIONALE SUONATO DAGLI ALLIEVI DEL CONSERVATORIO BRICCIALDI