Per il terzo anno il festival SacroIncanto torna ad accompagnare il periodo pasquale con concerti di musica sacra, che si svolgono in luoghi di valore artistico e e spirituale. Il secondo concerto si svolge venerdì 22 marzo alle ore 21 a Terni nella duecentesca chiesa di San Francesco ed è dedicato a due grandi musicisti molto diversi tra loro, l’austriaco Anton Bruckner, di cui si festeggiano i duecento anni dalla nascita e Giacomo Puccini, di cui ricorre il centenario dalla morte.
S’inizia con una composizione giovanile di Bruckner, la Windhaager Messe, composta nel 1842 per l’insolito organico formato da contralto, due corni e organo. È stata ritrovata soltanto nel 1944 e si sa poco sulle circostanze in cui fu composta, ma probabilmente era destinata ad una piccola chiesa del villaggio di Windhaag (da qui il titolo che le è stato dato) o dei suoi dintorni, ai confini tra Austria e Boemia, dove Bruckner viveva in quegli anni, guadagnandosi da vivere come maestro di scuola, in attesa di affermarsi in campo musicale. Questo spiegherebbe il piccolo e raro, forse unico, gruppo di esecutori per cui fu composta: probabilmente non c’erano altri musicisti a disposizione.
Seguiranno tre composizioni di Puccini, ingiustamente poco note, perché oscurate dal suo enorme successo in campo operistico. La prima è Crisantemi, una breve elegia per soli strumenti ad arco composta nel 1890, il periodo della prima maturità artistica di Puccini, che alcuni anni dopo ne ha riutilizzato la bellissima melodia nella Manon Lescaut. Segue il Salve Regina, composto intorno ai venticinque anni d’età nel 1882 o 1883: è uno dei più riusciti tra i vari brani di musica sacra che il compositore lucchese scrisse nei suoi anni giovanili. L’originale è per soprano e pianoforte o armonium, ma questa volta lo si ascolterà nella trascrizione di Fabio Maestri per soprano e orchestra d’archi. Il terzo brano di Puccini è il suo ultimo impegno nel campo della musica sacra, composto nel 1905, quindi nella piena maturità: è il Requiem per coro, viola e organo, dedicato alla memoria di Giuseppe Verdi ed eseguito nel quarto anniversario della sua morte, il 27 gennaio di quell’anno, nella Casa di Riposo per Musicisti, voluta e finanziata dallo stesso Verdi. Definito “parco quanto squisito”, “soavissimo” e “genialissimo” da chi lo ascoltò allora, fu poi smarrito e ritrovato soltanto nel 1972.
Chiude il concerto una nuova versione della Windhaager Messe di Bruckner, ora eseguita nella trascrizione di K. Schmidinger e J. Messner, per coro, due corni, orchestra e organo, che la trasforma in una musica sacra di maggior respiro e rivela come questa messa già anticipi la grandiosità e la solennità di quei capolavori che sono le messe della maturità di Bruckner.
Queste musiche saranno eseguite da interpreti di livello. Il mezzosoprano Federica Giansanti, ternana di nascita, che è stata applaudita in prestigiosi teatri in Italia e all’estero, collaborando con grandi direttori come Riccardo Muti.
Il contralto Giada Frasconi, ternana anche lei, dopo aver vinto vari importanti concorsi di canto ha debuttato con successo in un vasto repertorio, che va da Pergolesi e Mozart a Verdi e Puccini.
Raffaele Mallozzi è uno dei migliori violisti italiani, ha vinto i concorsi di prima viola in importanti orchestre e nel 1991 è stato chiamato a ricoprire il ruolo di prima viola solista nell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; inoltre ha collaborato e collabora con numerosi gruppi da camera sia in veste di prima viola che di solista ed è membro fondatore del Sestetto Stradivari.
La Corale Amerina e l’Orchestra In Canto saranno dirette dal Maestro Marco Attura, che, dopo essersi perfezionato con i migliori insegnanti in prestigiose accademie musicali italiane ed estere, sta percorrendo una brillante carriera in importanti teatri, sale da concerto e festival in Italia e in Europa.
L’ingresso a questo come agli altri concerti è gratuito fino ad esaurimento dei posti.