Dopo una convivenza di anni caratterizzata da aggressioni verbali e fisiche, ingiurie, minacce di morte e di altre ritorsioni, che avrebbero colpito tutti i suoi familiari se lo avesse denunciato, la donna, una ternana di 50 anni, aveva deciso di lasciare il suo uomo, un coetaneo ternano pregiudicato e tossicodipendente, cacciandolo dalla propria abitazione. Da quel momento, per otto mesi, lui l’ha perseguitata co telefonate e messaggi continui, si presentava alla porta di casa bussando violentemente fino ad arrivare, la scorsa estate ad occupare abusivamente il garage, un comportamento che aveva ridotto la donna in uno stato di asservimento e soggezione tali da non avere il coraggio di denunciarlo e di confidarsi con i familiari, temendo per la loro e la propria incolumità.
Alla fine di dicembre, poi, l’uomo le ha teso un agguato: mentre stava uscendo per recarsi al lavoro l’ha sorpresa alle spalle sul pianerottolo, spintonandola con violenza fino a farla cadere a terra e si è introdotto in casa dove si è istallato di prepotenza, costringendola ad andare ad abitare altrove. Il 10 gennaio, durante un incontro con i familiari della ex, l’uomo si è presentato armato di un paio di forbici e di una grossa catena di metallo che ha brandito con fare minaccioso quando gli è stata chiesta la restituzione delle chiavi di casa. La Squadra Volante è intervenuta immediatamente bloccandolo, ma quando è stato rilasciato ha minacciato di nuovo l’ex compagna, anche davanti agli agenti, annunciando che si sarebbe introdotto nuovamente nella sua abitazione, dove in effetti poco dopo è stato sorpreso dai poliziotti ed arrestato per atti persecutori in flagranza.
Il Pubblico Ministero Barbara Mazzullo ha disposto il carcere per l’uomo e il G.I.P. Federico Bona Galvagno ha emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ora è detenuto presso il Carcere di Vocabolo Sabbione.