“Il 2021 spero si potrà caratterizzerà per importanti riqualificazioni del nostro patrimonio culturale. Una su tutte quella che riguarderà il nostro Anfiteatro Romano. Cosi come da me richiesto e sollecitato con prese di posizione ed atti consiliari.”
Così il consigliere comunale di Terni Civica Michele Rossi che ha inviato alla Soprintendenza la richiesta di intervento sull’antico reperto ternano.
“Partiranno i primi interventi di manutenzione straordinaria – spiega Rossi – che riguarderanno nello specifico la pulizia con lo sfalcio dell’erba, la eradicarazione manuale delle erbe infestanti, il trattamento di disseccamento degli arbusti e delle piante invasive con apparato radicale innervato in profondità nelle murature, mediante iniezioni o disserbanti fogliari e successivo taglio e asportazione delle stesse, la pulizia superficiale a secco delle creste e dei paramenti da depositi terrosi incoerenti (malta degradata, muschi, elementi distaccati), il restauro conservativo (ripristino dei conci caduti, protezioni sommitale delle creste murarie, ripristino delle porzioni di muratura interessate da crolli) ed altri. Le relazioni tecniche sul primo stralcio dei lavori, secondo la richiesta di autorizzazione art.21 Dlgs 42, sono state inviate a fine anno alla Soprintendenza Regionale – aggiunge – e con l’approvazione si potrà avviare il cantiere. Si tratterà di un “cantiere scuola ” in virtù della convenzione con l’ex scuola per l’istruzione professionale dei Lavori Edili della Provincia di Terni (ora T.E.S. e F.) stipulata anni prima e più volte coinvolta in altri simili interventi. Il cantiere scuola è stato approvato con Delibera di Giunta il 09.09.2020 e durerà 30 giorni occupando 6 persone. Questo coinvolgimento, prosegue il consigliere, ha la duplice funzione di tutelare e conservare il bene monumentale di interesse storico culturale e archeologico, ma anche di orientare e formare giovani inoccupati o disoccupati da avviare al lavoro nel campo dell’edilizia e dell’impiego delle tecniche di restauro e conservazione dei monumenti. Naturalmente gli interventi avverranno sotto il controllo e l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Il costo sarà di €25mila con un risparmio notevole a fronte di circa €60mila che da computo metrico estimativo sarebbero occorsi per un appalto ordinario.
L’unica nota negativa e di dispiacere, conclude Rossi, è data dal fatto che in tutti gli atti ufficiali che riguardano tale operazione si continui ad associare il nome “Fausto” al nostro Anfiteatro. Infatti è ormai culturalmente acclamato, tra gli addetti ai lavori e gli appassionati di storia locale, l’erronea attribuzione di committenza del bene a Fausto, Faustus Titius Liberalis, un seviro augustale. Questo viene ricordato in una iscrizione, di incerta provenienza, come il dedicante probabilmente di un altare monumentale e non come il committente del nostro anfiteatro. La copia dell’epigrafe che data al 672 a.C. (Natale di Terni) la nascita dell’insediamento protourbano di Terni, è affissa sulla facciata dell’Anfiteatro. L’originale è esposta al Museo Civico Archeologico “Claudia Giontella”.