Il Comune di Terni , pur nelle ristrettezze di bilancio, ha destinato la somma di 135 mila euro per avviare “forme sperimentali di supporto alle fasce deboli , ivi compresi coloro che hanno perso il beneficio del Reddito di Cittadinanza e non possono accedere ad altre misure, sostenendo le persone attraverso percorsi di inclusione sociale e socio-lavorativi personalizzati volti a favorire l’acquisizione di competenze e di conoscenza diretta del mondo del lavoro in modo da rafforzare l’occupabilità di specifici segmenti di popolazione più debole a rischio povertà”. Tale progetto è stato denominato “Lavoro di Cittadinanza”.
La delibera di giunta è stata approvata questa mattina.
“Abbiamo creato dei tirocini lavorativi – afferma l’assessore al welfare del comune di Terni, Viviana Altamura – che verranno attributi a persone socio-svantaggiate, dureranno 6 mesi prorogabili , per 450 euro mensili. Saranno i nostri Servizi Sociali a colloquiare con le persone e a indirizzarle verso la scelta più giusta per il lavoro. Se il progetto va bene sarà solo un inizio non solo per Terni ma anche per tutta l’Umbria o tutta Italia. Selezioneremo – ha aggiunto l’assessore Altamura – 25 persone in base alla gravità delle situazioni che saranno presentate alla direzione welfare”.
Chi ritiene di rientrare tra le persone con svantaggio socio-lavorativo , può recarsi presso i Servizi della direzione welfare “poi , nei prossimi giorni, daremo delle indicazioni più chiare”.