“Il nostro è un programma per 60 anni che andrà oltre la mia vita , è per i nostri nipoti, per chi nasce domani”.
Non guarda solo all’oggi, non ha la visione corta a 5 anni, fa intendere Bandecchi, come hanno fatto tutti quelli che hanno governato l’Italia negli ultimi 30 anni e che “ci hanno imbrogliato”. Ecco perché “ho fatto un discorso da statista”. E nella sua visione di nuova Italia il leader carismatico di Alternativa Popolare vede un’Italia “che deve contare di più in Europa” perché “l’Italia non subirà più le leggi europee”. E questo è accaduto perché in Europa “abbiamo mandato dei cretini che non erano collegati fra di loro come fanno i francesi e i tedeschi”. Ma non è una dichiarazione di guerra all’Europa. Tutt’altro. “Alternativa Popolare si candida a portare più Italia in Europa, senza l’Europa noi italiani saremo scomparsi e dunque non potremo mai andare d’accordo con la Meloni e con Salvini”. “L’Europa – ha aggiunto il sindaco di Terni – deve continuare a guidare il mondo”. Bandecchi ha in mente una grande regione “EurAfrica”. “Non dobbiamo lasciare l’Africa ai cinesi o agli americani o alla Turchia, voglio emigrare io in Africa”. A proposito di Turchia dice che non la vuole in Europa.
Bandecchi fa un discorso di 45 minuti e tocca altri temi a cominciare da quello demografico. “Senza crescita di popolo – dice – non c’è sviluppo e vorrà dire anche che stiamo scomparendo. Alternativa Popolare – ha detto – punterà al ripopolamento della nazione” e ha annunciato che proporrà un contributo dello Stato “di 500 euro al mese per ogni figlio che nascerà, per 18 anni”.
È contro la privatizzazione selvaggia. “Non più privatizzazioni – ha detto – e la svendita a tutto il mondo dei nostri gioielli”.
Boccia la riduzione dei parlamentari e annuncia “li riporteremo a mille” quando “fra 3 anni e 8 mesi porteremo l’equilibrio in Italia”.
“Il nostro programma è per chi vede il futuro in maniera diversa”. Quanto al partito “è aperto ai migliori e li accoglieremo siano loro di destra o di sinistra, omosessuali o transessuali”.
Si è mostrato cauto sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, “l’umanità dovrà conviverci e sarà incanalata nella direzione giusta” e ha sottolineato “dobbiamo avere una direzione che ci porterà alla guida della regione Umbria”, con Riccardo Corridore candidato presidente.
Fa giurare a tutti con la mano sul cuore che “L’Italia che abbiamo sognato è quella che vi daremo”, lui sul palco insieme ai fondatori di AP e l’intera giunta comunale di Terni sotto il palco.
Apoteosi finale con Pierangelo Bertoli , “affronterò la vita a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada, con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.