L’alleanza è tutta da costruire, loro intanto si uniscono e provano a trovare i punti di un programma comune per le forze che si oppongono alla destra. L’impresa è ad alto rischio ma il tentativo, se non altro per avere la coscienza posto, lo fanno. Stiamo parlando di Europa Verde, Sinistra Italiana-Verdi e Senso Civico che che si presenteranno insieme alle amministrative di primavera, dentro quale coalizione e con quale aspirante sindaco, si vedrà.
A sancire l’unione i co-portavoce di Europa Verde dell’Umbria, Gianfranco Mascia ed Eva Hausegger, la coordinatrice provinciale Francesca Arca e il consigliere comunale di Senso Civico, Alessandro Gentiletti. “Se prossimamente a Terni si terrà un consiglio comunale straordinario sui problemi della sanità locale è tutto merito di Gentiletti e del movimento che ha sviluppato – afferma Mascia – e questo della sanità e della salute è uno dei temi che noi vogliamo affrontare insieme a quello dell’inquinamento sul quale oggi non abbiamo dati certi e a quello del lavoro legato alla transizione ecologica che può produrre occupazione, tutti temi che questa giunta al governo della città non ha affrontato seriamente”.
“Dobbiamo garantire alla città – ha detto nel suo intervento Gentiletti – la possibilità, almeno, di una proposta alternativa e innovativa , che non sia di restaurazione rispetto al passato, che sia capace di coinvolgere ogni forza politica e ogni realtà in un processo di vero e autentico rinnovamento.”
Il consigliere di Senso Civico è poi voluto tornare su una delle questioni delle quali si è più dibattuto in questa consiliatura, quella relativa alla cessione di quote di Asm.
Gentiletti ha detto che “L’operazione di ricapitalizzazione di ASM non rappresenta, come afferma l’amministrazione di destra, un salvataggio. Siamo sempre stati favorevoli a salvare ASM ma contrari al subentro di ACEA come partner industriale e in particolar modo a queste condizioni. Abbiamo chiesto fin dal primo giorno di insediamento della giunta e del nuovo presidente la presentazione di un piano di ristrutturazione dei debiti e di un piano industriale che rilanciasse la nostra multiutility. Si è invece preferito cedere il controllo pubblico di ASM, come scrive il sindaco nell’accordo quadro del 13 ottobre 2022 col nuovo partner industriale. Potere di veto nel cda, diritto di nominare il management, questo prevede in capo al partner industriale di minoranza il nuovo assetto. Una situazione anomala e politicamente inaccettabile. Da qui la nostra ferma opposizione”.