In quell’area di confine fra il centro e la prima periferia, viale Battisti, viale Borsi e viale Tito Oro Nobili, le luminarie non ci arrivano e coloro che hanno lì le loro attività si sono organizzati e oggi pomeriggio hanno inaugurato con un buffet gli addobbi natalizi che abbelliscono l’area con tanto di diffusione di musiche tradizionali del periodo.
Un po’ di ottimismo in un momento molto complicato.
“Dobbiamo cercare di ricordare i Natale, quelli belli, e riproporli perché ci deve sempre essere la speranza”, afferma Natascia.
E se chiedi come sarà il Natale in arrivo, la risposta è univoca: “sarà un Natale di rinascita perché diamo valore alle cose belle. Sarà un Natale bello, è la bellezza che salverà il mondo”.
Auguriamoci che abbiano ragione. Che sia un Natale bello e di speranza. Ne saremmo felici tutti. Ne sarebbero felici anche Dostoevskij e Platone.