“Il Comune di Terni, anche a causa del Covid, ha manifestato la necessità di assunzione di alcune unità di personale a valere sul Fondo Povertà per il rafforzamento sia del servizio di segretariato sociale che del servizio sociale professionale per un periodo di due anni.”
Lo ricorda in una nota la senatrice del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli la quale ha presentato due interrogazioni parlamentari sulla regolarità delle procedure seguite.
“Per l’utilizzo del fondo di Povertà – sottolinea la sentarice 5 stelle – è ammissibile, la spesa per il personale a supporto dell’attuazione dei servizi e degli interventi inclusi nel Patto per l’inclusione sociale dei nuclei beneficiari del Reddito di inclusione e del Reddito di cittadinanza.
Impiego che deve essere indicato negli atti di affidamento, nel contratto definito con l’Agenzia di lavoro e nelle fatture periodiche e visibile nella rendicontazione dei costi reali.
Regole chiare, nere su bianco, e che spiegano come il Fondo di Povertà sia utilizzabile o meno.
Ecco perché – conclude la senatrice Pavanelli – interrogando i ministri di Lavoro e Politiche sociali ho chiesto di verificare se al personale assunto tramite le risorse del Fondo Povertà siano stati affidati esclusivamente servizi compatibili con quanto previsto dalle linee guida per il suo utilizzo e se sia corretta la procedura utilizzata dal Comune di Terni per estendere il contratto di appalto per la somministrazione di lavoro a tempo determinato per individuare figure professionali dedicate ai servizi educativi”.