Nel question time odierno all’assemblea legislativa dell’Umbria , la capogruppo di Fratelli d’Italia Eleonora Pace ha rivolto una interrogazione alla presidente della Giunta regionale Donatella Tesei per sapere “se il processo intercorrente tra Commissione Europea, Governo nazionale e regionale, volto a co-finanziare tramite il Fondo europeo ‘Hard to abate’, dedicato a investimenti che consentono la sostituzione del metano e di altri combustibili fossili con idrogeno rinnovabile con ingente intervento industriale privato, si sia concluso, con quale esito e quali prospettive temporali”.
Eleonora Pace ha chiesto di conoscere “quali sono le modalità e le tempistiche di definizione dell’accordo di programma; se sono previsti investimenti relativi alle infrastrutture a servizio dell’azienda e del territorio, in particolar modo per la bretella Staino-Prisciano e per la Variante sud – ovest; se sono previste soluzioni agevolative per AST relativamente al costo energetico e, in caso negativo, su quali soluzioni azienda, Regione e Governo stanno lavorando per migliorare questa voce di costo di fondamentale importanza per la sostenibilità e la competitività di Ast. Infine se, ad oggi, esiste un progetto per la gestione del materiale di risulta in discarica, fondamentale visto che con il presumibile crescere della produzione negli anni sarebbe opportuno fin d’ora recuperare, in modo sostenibile per l’ambiente e la salute pubblica, volumi per l’abbancamento delle scorie”.
La presidente Donatella Tesei ha detto che “dopo l’acquisizione di Arvedi si è reso necessario un nuovo piano industriale e un accordo di programma. Nasce così un piano orientato alla decarbonizzazione di Ast, un piano che si muove sulle direttrici industriale e ambientale. Regione e azienda interagiscono con Governo e Commissione europea, una doppia interlocuzione perché per sostenere un piano da oltre 1 miliardo di euro, con 300 milioni di intervento di parte pubblica, non basta solo il Governo italiano, attraverso il Ministero dello sviluppo economico, ma occorre muovere un conto specifico del Pnrr rivolto alle aziende che possono diventare sostenibili con investimenti pubblico/privato.
Domani, 6 marzo – ha annunciato la Tesei – l’azienda comunicherà l’ottemperanza alle prescrizioni e potrà accedere alla finanza agevolata. Inizia una fase di investimenti su Ast con ricadute importanti su Terni. Continueremo – ha aggiunto la presidente – ad agire per il mantenimento dei livelli occupazionali e per lo sviluppo delle aziende locali che vorranno candidarsi a lavorare con Ast. Abbiamo sollecitato il Governo a convocare il tavolo sull’accordo di programma entro il mese di marzo, credo che potrà avvenire entro brevissimo tempo, anche nella prima metà del mese. In allegato c’è la partita delle infrastrutture collegate, dove interviene il fondo sociale coesione di 210 milioni per opere pubbliche e incentivi alle imprese, con sblocco della programmazione comunitaria. La Regione potrà realizzare la bretella Staino-Prisciano, così determinante per le attività dell’acciaieria. Altri 50 milioni sono da reperire con il Governo per la Variante sud ovest di Terni. Quello del costo dell’energia invece è un tema su cui mi sono spesa molto con Governo e vertici di Enel – ha detto ancora la Tesei – non può entrare nell’accordo di programma ma il documento deve riportare un forte impegno delle parti, bisogna vigilare per stabilizzare i costi.
Per quanto riguarda la questione relativa alla discarica, ricordo che ci è stata consegnata con 4 anni di vita residua, con potenziali effetti drammatici come la chiusura dell’area a caldo e il ridimensionamento dei livelli occupazionali. Considero il tema ambientale prioritario quanto gli investimenti e lo sviluppo, è necessario risolvere il problema discarica. La soluzione del problema attraverso la bonifica, la messa in sicurezza e il recupero degli spazi individuati dall’azienda è pronta, il Governo sta valutando, l’azienda se ne farà carico. Dentro o fuori dal piano industriale il problema va risolto ed è il Comune di Terni che deve intervenire con un accordo con Arvedi. Non si può tenere bloccato il piano industriale oggi che siamo a un risultato straordinario, con investimenti complessivi da 1 miliardo di euro, l’apertura di nuove linee, prospettive importanti. Ci sono le condizioni e le risorse per risolvere questo problema”.