Ha fatto tappa a Terni il camper con il quale la Federazione Lavoratori della Conoscenza della CGIL sta girando l’Italia per spiegare le ragioni del No al disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Presente la segretaria nazionale di categoria, Gianna Fracassi. “Si tratta di di un modello di regionalizzazione di settori importantissimi per tutti noi – ha detto, a margine della manifestazione, la segretaria Fracassi – dalla scuola, all’energia, al trasporto, alla sanità, un modello che sostanzialmente divide il paese. È profondamente sbagliato, esattamente il contrario di quello di cui avremmo bisogno ovverosia colmare le disuguaglianze, non alimentarle. Come Flc-Cgil è un modello che contrastiamo perché per la scuola significherebbe una divisione profondissima con 20 sistemi scolastici diversi , 20 curricula diversi. La scuola deve avere un modello di istruzione nazionale e condiviso”.
La Fracassi ha poi annunciato che giovedì 29 febbraio la Flc-Cgil terrà la propria assemblea sotto le finestre del Ministero dell’Istruzione a Roma “per difendere il diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero da parte di tutti, in particolare dei ragazzi e delle ragazze”.
Sono intervenuti, gli onorevoli Anna Ascani (Pd) e Antonio Caso (M5Stelle), il professore Giuseppe Buondonno (Sinistra Italiana) con Marco Vulcano segretario territoriale della Flc-Cgil che ha moderato il dibattito (particolarmente affollato).
“Siamo contro l’autonomia differenziata – ha da tetto la vice presidente della Camera Ascani – perché non è altro che una privatizzazione mascherata della nostra scuola , così come è accaduto alla sanità con la regionalizzazione dei servizi”. Ci sarà “chi potrà permettersi una istruzione di qualità , con insegnati pagati meglio , con strutture migliori” e chi “non potrà permetterselo e andrà in una scuola di serie B e capiterà a chi proviene da famiglie povere, a chi vive nel disagio”.