Stefano Bandecchi, il sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa Popolare , questa mattina ha partecipato a Terni a un evento legato al lancio della rosa di San Valentino, ne parliamo in altra pagina del giornale. Non si è sottratto a selfie e a foto e a discutere con tanti cittadini che lo stavano aspettando. E non si è sottratto nemmeno a microfoni e telecamere rispondendo a diverse domande.
“Sulla Ternana ho mantenuto il silenzio – ha detto – ricordo a tutti che quando sono arrivato sono retrocesso dalla B alla C , dunque se Guida riuscirà a fare quello che io mi auguro è già molto più bravo di me”. Bandecchi ha ribadito che l’unica squadra per cui tifa è la Ternana, “è nel mio cuore”, pur non essendo lui di Terni e che, questa passione gli è costata 110 milioni di euro. “Ho l’ambizione – ha aggiunto – di chiedere a Guida il 5% della Ternana, se me lo darà sarò contento, se non me lo darà aiuterò comunque la Ternana facendo un finanziamento”.
Sulla vicenda del progetto stadio-clinica il sindaco ha ripetuto ancora una volta che va avanti. “Guida è pronto – ha detto – costruirà lo stadio e Bandecchi costruirà la clinica”.
Abbiamo chiesto a Bandecchi della questione sicurezza: “chieda a Prefetto e Questore – ha risposto – e all’opposizione di destra e di sinistra che hanno sostenuto che ho fatto un torto a Terni perché ho messo dei vigilanti che nessuno ha mai utilizzato nella maniera giusta perché degli imbecilli che si occupano di politica hanno detto che a Terni si dorme con la chiave nella serratura”. Bandecchi ha poi detto che adesso ci starà anche lui la sera a Terni “perché ci sono da mettere a posto molte cose, stessero tutti a casa, gli altri”.
In questi giorni di campagna elettorale per le europee Bandecchi ha posto la questione della democrazia poiché il suo partito Alternativa Popolare è oscurato dai media nazionali e dai sondaggisti. “Ho scritto – ha detto – a Mattarella e alla Meloni, al presidente ho detto di far applicare la democrazia. Ieri – ha aggiunto – ho fatto una telefonata bruttissima a Caio (Urbano, presidente di RCS Media Group) perché se il Corriere della Sera non si ricorda che Alternativa Popolare partecipa alle elezioni europee, l’Italia ha dei problemi. Alla presidente del consiglio ho scritto di fare la brava perché questo atteggiamento fascistello mi sta un po’ sul cazzo. Le ho ricordato che può darsi che fra 5 anni su quella sedia c’è seduto un altro e ho chiuso dicendo che io sono un po’ vendicativo e se mi ci siedo io so’ cazzi perché tratterò Fratelli d’Italia come loro hanno trattato me”.