In una nota molto dettagliata , che potete leggere nella sua interezza, il responsabile del procedimento Federico Nannurelli e il dirigente del comune di Terni Piero Giorgini spiegano come si è mosso il comune di Terni per il completamento dei lavori di ristrutturazione del Parco Cardeto in una situazione di oggettiva difficoltà, visto lo stato di dissesto in cui versa il Comune, per gli ultimi due anni di emergenza sanitaria e, infine, per la situazione che si è venuta a creare nelle ultime settimane con esorbitanti aumenti del costo di alcune materie prime e per la difficoltà di approvvigionamento che si è venuta a creare.
LA NOTA DI NANNURELLI E GIORGINI
In data 18.3.2022 l’ANCE UMBRIA (Associazione di Categoria dei Costruttori) ha trasmesso una nota a tutte le Stazioni Appaltanti dell’Umbria in cui ha inteso evidenziare la grave situazione nella quale versano le imprese edili a causa degli aumenti straordinari dei prezzi e della crescente difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e dei materiali da costruzione. Tale problematica appare ormai insostenibile ed è ulteriormente aggravata dall’incremento dei costi dei carburanti. La situazione, a parere dell’ANCE, è di una gravità inaudita, tanto da costringere le imprese aggiudicatarie di contratti pubblici a dover scegliere se mettere in discussione i medesimi contratti in essere, oppure rischiare di chiudere la propria attività.
In particolare, a partire dagli ultimi mesi del 2020, dopo l’emergenza epidemiologica di rilevanza mondiale, l’aumento dei prezzi ha determinato una vertiginosa impennata dei costi che ha portato ad un’alterazione dell’equilibrio contrattuale. A ciò si aggiunge un rincaro straordinario iniziato dalla seconda metà del 2021 e si è ulteriormente aggravato a causa delle note vicende del conflitto russo-ucraino e ha indotto il Governo e le istituzioni a descrivere lo scenario nei termini di economia di guerra.
Nel corso delle ultime settimane è in corso un ulteriore, repentino ed incontrollabile aumento dei prezzi delle diverse materie prime e delle fonti di energia, tale da rendere ingestibile la situazione nei cantieri.
ANCE, nella comunicazione citata, ha anche reso noto che è in corso un effetto domino, tale per cui i fornitori e/o i subappaltatori stanno revocando gli impegni contrattuali a suo tempo assunti, in quanto non sono più in grado di onorarli, se non incrementando i preventivi. Le restrizioni stanno provocando la sostanziale irreperibilità sia sul mercato comunitario che nazionale, di alcuni materiali di cruciale importanza, quale i prodotti derivati dalla lavorazione del petrolio e del ferro. Inoltre il rincaro dell’energia, del gas e del petrolio, sta producendo enormi problemi sul trasporto nazionale di qualunque tipo di merce. ANCE ha anche evidenziato che nel caso delle opere pubbliche, i meccanismi di ristoro introdotti dal governo si sono rilevati inadeguati sia in termini di quantità che di tempo per l’erogazione, nonché strutturalmente inefficaci, quale la previsione obbligatoria di una clausola di revisione prezzi in tutti i contratti pubblici, recentemente introdotta dal DL “Sostegni Ter”.
Quanto sopra pone in evidenza le difficoltà oggettive in cui si trova ad operare il Comune di Terni, perché è innegabile che nel periodo più critico della storia, la Città di Terni è stata e sarà interessata da una enorme quantità di cantieri dovuta anche alla capacità progettuale e di reperire risorse, per ultime quelle del PNRR, garantendo così i fondamenti per una ripresa di una Città tutt’ora alle prese con i meccanismi avversi dello stato di dissesto finanziario.
Tuttavia, nonostante le evidenti difficoltà, sono state messe in atto costanti attività di coordinamento dei singoli cantieri e grazie ad un rapporto attento con gli appaltatori, via via sono stati portati a conclusione importanti cantieri, bloccati da diversi anni come è stato l’esempio della Fontana dello Zodiaco, simbolo identificativo della Città.
In questa ottica, anche il cantiere del Parco Urbano Bruno Galigani nel quartiere di Cardeto, è un esempio di ripresa della capacità di gestire i lavori complessi, avendo concluso i rapporti con il vecchio concessionario in seguito ad una risoluzione in danno, potendo quindi finanziare i lavori di completamento e avviando, senza indugi, nel 2019 le procedure per un appalto, che prevedeva il meccanismo delle opzioni per consentire l’utilizzo del ribasso d’asta e garantire così la riapertura al pubblico.
Tuttavia, le condizioni esogene che hanno condizionato la fase di attuazione di tutti i cantieri pubblici in Italia, hanno portato doverosamente ad un ripensamento dell’originario modello operativo di tale cantiere, per cui nel mese di marzo 2022 la Direzione Lavori Pubblici – Manutenzioni, analizzando le reali difficoltà dell’appaltatore, ha ritenuto di poter concludere, per fortuna, il primo lotto funzionale degli interventi e di mettere in campo tutte le iniziative legittimamente riconosciute dalle leggi di settore, idonee ad evitare il quasi scontato blocco della commessa.
A tale proposito, applicando il principio introdotto dall’art. 51 del D.Lgs. 50/2016, e senza alcun artificioso spacchettamento, non si è dato corso al secondo lotto opzionale previsto nel 2019, ma si è provveduto a dare corso a nuovi affidamenti per sei lotti prestazionali in conformità alle categorie o specializzazioni nel settore dei lavori, affidandoli ad operatori economici specializzati che sono stati in grado di assicurare il completamento nei termini complessivi di 5 mesi.
La scelta di individuare i lotti prestazionali, dunque, deriva dalla necessità di concludere i lavori altamente specializzati, nel più breve tempo possibile e senza aggravi di costi per l’ente. Inoltre, data la specificità dei lavori, aderendo ai principi normativi sopra citati, gli affidamenti sono stati effettuati direttamente con il principio della semplificazione previsto dalla L. 120/2020 s.m.i., hanno interessato sei operatori economici distinti, ampliando così la concorrenza e favorendo effettivamente l’accesso al mercato dei lavori delle micro – piccole e medio imprese.
E’ stata garantita, pertanto, una opportunità di non bloccare i lavori e di tentare così di portarli a compimento, senza apportare alcun incremento complessivo del costo dell’appalto, evitando all’ente di incappare in quel meccanismo disastroso, dettagliatamente descritto dalla nota dell’ANCE.
Pertanto, a differenza di quanto indicato nelle recenti notizie apparse su alcune testate giornalistiche locali, non è stato effettuato alcun artificioso spacchettamento dell’appalto per un totale di € 1.000.000,00. Piuttosto, la determinazione del dirigente nr. 639 del 08/03/2022, regolarmente resa pubblica e adeguatamente motivata, pone in evidenza che i sei lotti prestazionali di cui si parla, riguardano solo la somma complessiva di € 266.523,08.
In conclusione si fa presente che i lavori del primo lotto affidati con gara pubblica all’Impresa Ventra Antonio srl sono in via di ultimazione per l’importo di € 765.518,33, mentre i residui lavori di completamento, di cui ai citati 6 lotti prestazionali, ci auguriamo che, salvo ulteriori difficoltà, certamente non prevedibili, possano essere ultimati entro i prossimi 5 mesi stimati.
LA RICHIESTA DELLE OPPOSIZIONI
Sul cantiere di Cardeto la opposizioni in consiglio comunale chiedono di ” Audire l’assessora ai Lavori Pubblici Benedetta Salvati e il rup (Responsabile Unico del Procedimento) Federico Nannurelli in quarta commissione Garanzia e Controllo”
5Stelle, Partito Democratico, Senso Civico e Terni immagina scrivono: “Rientra nelle prerogative del nostro ruolo vigilare e controllare l’operato dell’amministrazione comunale e assicurare così la corretta gestione della cosa pubblica.
Rientra nel nostro dovere svolgere ogni critica politica che riteniamo opportuna e su questo non accettiamo quindi alcun tentativo di censura. Convochiamo gli uffici e l’assessora in quarta commissione per questa ragione. Riteniamo che la vicenda del frazionamento dei lotti per i lavori a Cardeto, preceduti dai sopralluoghi e riguardanti l’ingente somma rimanente dell’originario milione di euro, debba essere approfondita in quarta commissione garanzia e controllo.
E’ nostro auspicio che i lavori procedano speditamente e che tutti gli attori coinvolti possano svolgerli con la piena certezza del corretto agire amministrativo. Visto l’importo stanziato e la procedura adottata, anche a tutela delle aziende del territorio e dei privati che fanno affidamento sulle leggi vigenti, occorre svolgere velocemente degli approfondimenti.
Per questo abbiamo chiesto al presidente Claudio Fiorelli di richiedere l’acquisizione di tutta la documentazione relativa all’iter adottato, i verbali dei sopralluoghi e la documentazione posta a fondamento della determina dirigenziale e appurare così la correttezza delle linee politiche seguite e del rispetto del criterio di rotazione negli affidamenti diretti.”