Il Circolo Verdi, Ambiente e Società è contrario alla ripresa delle produzioni in Ast.
E’ il segretario Pierluigi Rainone a spiegarne i motivi.
DI PIERLUIGI RAINONE
Il circolo Verdi Ambiente e Societa’(VAS)-sezione di Terni, ha appreso con grande sconcerto la decisione del Prefetto di Terni, Dott.re Sensi, che ha dato il via libera alla ripartenza della Tk-Ast; quindi dal 6 aprile il ciclo produttivo dell’acciaieria sara’ quasi a pieno regime!
Eravamo a conoscenza delle pressioni da giorni esercitate dalla Confindustria e dalla Tk-Ast per far ripartire lo stabilimento che, giustamente, era stato inserito tra i settori non essenziali dal DPCM del 25 marzo scorso motivo per cui era stato chiuso.
Il circolo VAS ritiene totalmente sbagliata questa decisione per diversi motivi che cercheremo, brevemente, di elencare:
1) E’ da quasi un mese che i ternani stanno a casa in una condizione simile agli arresti domiciliari; le strade sono deserte e questo dimostra la coscienza dei ternani che si stanno sacrificando per far decorrere al più presto questo virus (nato da comportamenti folli della specie umana).
2) tutte le attività piccole e medie sono ferme da quasi un mese tranne le poche ritenute essenziali (ovviamente tutto questo avrà ripercussioni pesanti a livello sociale ed economico); proprio per questo siamo per l’introduzione di un reddito di quarantena per tutti e tutte.
Fatte queste premesse, ci chiediamo come farà la dirigenza Ast a far rispettare tutte le misure previste dal DPCM in uno stabilimento nel quale sono impiegati circa 3000 lavoratori che stanno a stretto contatto, soprattutto in determinati reparti.
La richiesta avanzata al Prefetto, da parte dei vertici aziendali,metteva in risalto la necessità di ripartire per non perdere importanti commesse ed ordinativi; tutto ciò non può giustificare il pesante rischio di contagio all’interno della fabbrica ed il possibile effetto cascata sui familiari dei lavoratori e via via secondo l’effetto domino che si è registrato in altre Regioni d’Italia (Lombardia in primis)
Le affermazioni del Sindaco di Terni non ci meravigliano affatto visto che rispecchiano quelle del suo partito, la Lega, che nella sua trentennale storia ha sempre dimostrato di mettere la produzione (ed il profitto) davanti a tutto il resto: la salute, la salvaguardia ambientale ed i diritti dei lavoratori.
E’ sempre utile ricordare che un Sindaco è la massima autorità in materia di sanità pubblica nel Comune che amministra; ma forse il Sindaco di Terni se ne è dimenticato (pur esercitando la professione di Avvocato).
Anche in questo frangente delicatissimo la Confindustria ha imposto la sua legge e la Tk-Ast ha dimostrato di essere la vera padrona della città (cosa nota a tutti); vogliamo ricordare solo la vicenda dell’ampliamento della discarica di Vocabolo Valle che sta mano a mano avvicinandosi alla Cascata della Marmore (sito tutelato a livello europeo per la sua unicità).
Il circolo VAS di Terni intende,inoltre, esprimere la sua solidarietà ai lavoratori del polo siderurgico invitandoli allo sciopero generale ed alla relativa creazione di un fondo di solidarietà ove poter convogliare tutte le donazioni che verranno effettuate dai ternani e da tutti coloro che intendono concretizzare la loro solidarietà ai lavoratori che si rifiuteranno di entrare in fabbrica.
Il Circolo Verdi, Ambiente e Società è contrario alla ripresa delle produzioni in Ast.
E’ il segretario Pierluigi Rainone a spiegarne i motivi.
DI PIERLUIGI RAINONE
Il circolo Verdi Ambiente e Societa’(VAS)-sezione di Terni, ha appreso con grande sconcerto la decisione del Prefetto di Terni, Dott.re Sensi, che ha dato il via libera alla ripartenza della Tk-Ast; quindi dal 6 aprile il ciclo produttivo dell’acciaieria sara’ quasi a pieno regime!
Eravamo a conoscenza delle pressioni da giorni esercitate dalla Confindustria e dalla Tk-Ast per far ripartire lo stabilimento che, giustamente, era stato inserito tra i settori non essenziali dal DPCM del 25 marzo scorso motivo per cui era stato chiuso.
Il circolo VAS ritiene totalmente sbagliata questa decisione per diversi motivi che cercheremo, brevemente, di elencare:
1) E’ da quasi un mese che i ternani stanno a casa in una condizione simile agli arresti domiciliari; le strade sono deserte e questo dimostra la coscienza dei ternani che si stanno sacrificando per far decorrere al più presto questo virus (nato da comportamenti folli della specie umana).
2) tutte le attività piccole e medie sono ferme da quasi un mese tranne le poche ritenute essenziali (ovviamente tutto questo avrà ripercussioni pesanti a livello sociale ed economico); proprio per questo siamo per l’introduzione di un reddito di quarantena per tutti e tutte.
Fatte queste premesse, ci chiediamo come farà la dirigenza Ast a far rispettare tutte le misure previste dal DPCM in uno stabilimento nel quale sono impiegati circa 3000 lavoratori che stanno a stretto contatto, soprattutto in determinati reparti.
La richiesta avanzata al Prefetto, da parte dei vertici aziendali,metteva in risalto la necessità di ripartire per non perdere importanti commesse ed ordinativi; tutto ciò non può giustificare il pesante rischio di contagio all’interno della fabbrica ed il possibile effetto cascata sui familiari dei lavoratori e via via secondo l’effetto domino che si è registrato in altre Regioni d’Italia (Lombardia in primis)
Le affermazioni del Sindaco di Terni non ci meravigliano affatto visto che rispecchiano quelle del suo partito, la Lega, che nella sua trentennale storia ha sempre dimostrato di mettere la produzione (ed il profitto) davanti a tutto il resto: la salute, la salvaguardia ambientale ed i diritti dei lavoratori.
E’ sempre utile ricordare che un Sindaco è la massima autorità in materia di sanità pubblica nel Comune che amministra; ma forse il Sindaco di Terni se ne è dimenticato (pur esercitando la professione di Avvocato).
Anche in questo frangente delicatissimo la Confindustria ha imposto la sua legge e la Tk-Ast ha dimostrato di essere la vera padrona della città (cosa nota a tutti); vogliamo ricordare solo la vicenda dell’ampliamento della discarica di Vocabolo Valle che sta mano a mano avvicinandosi alla Cascata della Marmore (sito tutelato a livello europeo per la sua unicità).
Il circolo VAS di Terni intende,inoltre, esprimere la sua solidarietà ai lavoratori del polo siderurgico invitandoli allo sciopero generale ed alla relativa creazione di un fondo di solidarietà ove poter convogliare tutte le donazioni che verranno effettuate dai ternani e da tutti coloro che intendono concretizzare la loro solidarietà ai lavoratori che si rifiuteranno di entrare in fabbrica.
Il Circolo Verdi, Ambiente e Società è contrario alla ripresa delle produzioni in Ast.
E’ il segretario Pierluigi Rainone a spiegarne i motivi.
DI PIERLUIGI RAINONE
Il circolo Verdi Ambiente e Societa’(VAS)-sezione di Terni, ha appreso con grande sconcerto la decisione del Prefetto di Terni, Dott.re Sensi, che ha dato il via libera alla ripartenza della Tk-Ast; quindi dal 6 aprile il ciclo produttivo dell’acciaieria sara’ quasi a pieno regime!
Eravamo a conoscenza delle pressioni da giorni esercitate dalla Confindustria e dalla Tk-Ast per far ripartire lo stabilimento che, giustamente, era stato inserito tra i settori non essenziali dal DPCM del 25 marzo scorso motivo per cui era stato chiuso.
Il circolo VAS ritiene totalmente sbagliata questa decisione per diversi motivi che cercheremo, brevemente, di elencare:
1) E’ da quasi un mese che i ternani stanno a casa in una condizione simile agli arresti domiciliari; le strade sono deserte e questo dimostra la coscienza dei ternani che si stanno sacrificando per far decorrere al più presto questo virus (nato da comportamenti folli della specie umana).
2) tutte le attività piccole e medie sono ferme da quasi un mese tranne le poche ritenute essenziali (ovviamente tutto questo avrà ripercussioni pesanti a livello sociale ed economico); proprio per questo siamo per l’introduzione di un reddito di quarantena per tutti e tutte.
Fatte queste premesse, ci chiediamo come farà la dirigenza Ast a far rispettare tutte le misure previste dal DPCM in uno stabilimento nel quale sono impiegati circa 3000 lavoratori che stanno a stretto contatto, soprattutto in determinati reparti.
La richiesta avanzata al Prefetto, da parte dei vertici aziendali,metteva in risalto la necessità di ripartire per non perdere importanti commesse ed ordinativi; tutto ciò non può giustificare il pesante rischio di contagio all’interno della fabbrica ed il possibile effetto cascata sui familiari dei lavoratori e via via secondo l’effetto domino che si è registrato in altre Regioni d’Italia (Lombardia in primis)
Le affermazioni del Sindaco di Terni non ci meravigliano affatto visto che rispecchiano quelle del suo partito, la Lega, che nella sua trentennale storia ha sempre dimostrato di mettere la produzione (ed il profitto) davanti a tutto il resto: la salute, la salvaguardia ambientale ed i diritti dei lavoratori.
E’ sempre utile ricordare che un Sindaco è la massima autorità in materia di sanità pubblica nel Comune che amministra; ma forse il Sindaco di Terni se ne è dimenticato (pur esercitando la professione di Avvocato).
Anche in questo frangente delicatissimo la Confindustria ha imposto la sua legge e la Tk-Ast ha dimostrato di essere la vera padrona della città (cosa nota a tutti); vogliamo ricordare solo la vicenda dell’ampliamento della discarica di Vocabolo Valle che sta mano a mano avvicinandosi alla Cascata della Marmore (sito tutelato a livello europeo per la sua unicità).
Il circolo VAS di Terni intende,inoltre, esprimere la sua solidarietà ai lavoratori del polo siderurgico invitandoli allo sciopero generale ed alla relativa creazione di un fondo di solidarietà ove poter convogliare tutte le donazioni che verranno effettuate dai ternani e da tutti coloro che intendono concretizzare la loro solidarietà ai lavoratori che si rifiuteranno di entrare in fabbrica.
Il Circolo Verdi, Ambiente e Società è contrario alla ripresa delle produzioni in Ast.
E’ il segretario Pierluigi Rainone a spiegarne i motivi.
DI PIERLUIGI RAINONE
Il circolo Verdi Ambiente e Societa’(VAS)-sezione di Terni, ha appreso con grande sconcerto la decisione del Prefetto di Terni, Dott.re Sensi, che ha dato il via libera alla ripartenza della Tk-Ast; quindi dal 6 aprile il ciclo produttivo dell’acciaieria sara’ quasi a pieno regime!
Eravamo a conoscenza delle pressioni da giorni esercitate dalla Confindustria e dalla Tk-Ast per far ripartire lo stabilimento che, giustamente, era stato inserito tra i settori non essenziali dal DPCM del 25 marzo scorso motivo per cui era stato chiuso.
Il circolo VAS ritiene totalmente sbagliata questa decisione per diversi motivi che cercheremo, brevemente, di elencare:
1) E’ da quasi un mese che i ternani stanno a casa in una condizione simile agli arresti domiciliari; le strade sono deserte e questo dimostra la coscienza dei ternani che si stanno sacrificando per far decorrere al più presto questo virus (nato da comportamenti folli della specie umana).
2) tutte le attività piccole e medie sono ferme da quasi un mese tranne le poche ritenute essenziali (ovviamente tutto questo avrà ripercussioni pesanti a livello sociale ed economico); proprio per questo siamo per l’introduzione di un reddito di quarantena per tutti e tutte.
Fatte queste premesse, ci chiediamo come farà la dirigenza Ast a far rispettare tutte le misure previste dal DPCM in uno stabilimento nel quale sono impiegati circa 3000 lavoratori che stanno a stretto contatto, soprattutto in determinati reparti.
La richiesta avanzata al Prefetto, da parte dei vertici aziendali,metteva in risalto la necessità di ripartire per non perdere importanti commesse ed ordinativi; tutto ciò non può giustificare il pesante rischio di contagio all’interno della fabbrica ed il possibile effetto cascata sui familiari dei lavoratori e via via secondo l’effetto domino che si è registrato in altre Regioni d’Italia (Lombardia in primis)
Le affermazioni del Sindaco di Terni non ci meravigliano affatto visto che rispecchiano quelle del suo partito, la Lega, che nella sua trentennale storia ha sempre dimostrato di mettere la produzione (ed il profitto) davanti a tutto il resto: la salute, la salvaguardia ambientale ed i diritti dei lavoratori.
E’ sempre utile ricordare che un Sindaco è la massima autorità in materia di sanità pubblica nel Comune che amministra; ma forse il Sindaco di Terni se ne è dimenticato (pur esercitando la professione di Avvocato).
Anche in questo frangente delicatissimo la Confindustria ha imposto la sua legge e la Tk-Ast ha dimostrato di essere la vera padrona della città (cosa nota a tutti); vogliamo ricordare solo la vicenda dell’ampliamento della discarica di Vocabolo Valle che sta mano a mano avvicinandosi alla Cascata della Marmore (sito tutelato a livello europeo per la sua unicità).
Il circolo VAS di Terni intende,inoltre, esprimere la sua solidarietà ai lavoratori del polo siderurgico invitandoli allo sciopero generale ed alla relativa creazione di un fondo di solidarietà ove poter convogliare tutte le donazioni che verranno effettuate dai ternani e da tutti coloro che intendono concretizzare la loro solidarietà ai lavoratori che si rifiuteranno di entrare in fabbrica.