I famigliari di Marco Collazzoni – la mamma Cecilia, il fratello Luca, la compagna Marta – ricordano l’artista scomparso a 50 anni il 4 gennaio scorso, con una toccante lettera aperta rivolta soprattutto ai giovani.
“Da poco più di un mese, Marco ci ha lasciato. Un dolore che non si può rimarginare e soprattutto ci manca la sua presenza, la sua umiltà, la sua immensa generosità.
In queste settimane sono state tantissime le manifestazioni di cordoglio e di affetto nei nostri confronti, cosa di cui ringraziamo tutti. Ma in particolare ci piace pensare che il ricordo di Marco rimanga intatto a lungo e soprattutto sia vissuto veramente il suo esempio.
Marco è stato un figlio della nostra epoca, con una molteplicità di interessi piuttosto rara e con una curiosità senza confini. La musica, insieme alla pittura, è stata la sua grandissima passione e noi pensiamo che lassù già si sia attrezzato, tra un guizzo di sassofono ed una pennellata di colori vivacissimi, per inventarsi qualche aggeggio che sprigioni note.
La sua curiosità e l’amore per la sperimentazione, lo hanno portato a fare esperienze al di là dei confini locali. La sua generosità, soprattutto nei confronti dei ragazzi, lo ha indotto a non far pesare la sua vita da precario. Amava volare alto con il pensiero, non si faceva turbare dal materialismo e dall’egoismo che stanno minando la società.
Vorremmo che il suo esempio venisse seguito dai giovani perché così potranno affrontare il futuro con meno paura e più coraggio e con la consapevolezza che ciascuno di noi è poca cosa ma può spostare le montagne con la passione, la cultura, il rispetto per gli altri.
San Francesco ha scritto: “Un uomo che lavora con le sue mani è un operaio. Un uomo che lavora con le sue mani e il suo cervello è un artigiano. Ma un uomo che lavora con le sue mani, il suo cervello e il suo cuore è un artista”.
Marco ha sempre lavorato con le mani, il cervello ed il cuore. Ma è stato più che un artista. Credeteci, è stato un grande esempio. Cari giovani, sarebbe un peccato mortale lasciare disperdere questo esempio. Abbiate coraggio, come l’aveva Marco”.