E’ stato il braccialetto elettronico a mandare il segnale alla sala operativa della questura di Terni, il 13 marzo, che ha fatto scattare l’intervento della polizia.
Un 40enne sottoposto a quella misura dal 24 febbraio scorso si stava avvicinando alla sua ex-compagna.
Immediato l’invio di una pattuglia della Squadra Volante, ma l’uomo non è stato trovato.
Dopo una serie di ricerche, il 40enne è stato contattato al telefono e si è giustificato dicendo che si trovava dal suo avvocato e che era stato costretto a parcheggiare nelle zone a lui interdette per raggiungere lo studio del legale.
Una spiegazione poco convincente e l’uomo è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari per la violazione del divieto di avvicinamento.