Si chiama “Pane e piazza” ed è un progetto promosso dalle associazioni Demetra e Arciragazzi “Gli anni in tasca”, in collaborazione con la casa circondariale di vocabolo Sabbione e l’Ufficio di esecuzione penale esterna.
L’iniziativa permetterà di far tornare in funzione il laboratorio di panetteria del carcere di Terni, chiuso ormai da anni nonostante le attrezzature tecnologicamente avanzate, con 14 detenuti che verranno formati da una pasticcera nella preparazione dei prodotti da forno.
Prodotti che saranno poi donati ad associazioni impegnate nella beneficienza, ma l’obiettivo a lungo termine – hanno spiegato in una conferenza stampa i coordinatori del progetto Caterina Moroni e Marco Coppoli – “è di mettere in piedi un prodotto competitivo. Sarà infatti avviata un’indagine di mercato per favorirne la vendita. Un business che possa accorciare le distanze tra carcere e società civile e permettere poi ai detenuti di uscire dalla struttura con una specializzazione in tasca”.
Entusiasta dell’iniziativa il direttore della struttura Luca Sardella. “Finalmente – ha detto – si rimette in moto il laboratorio di panetteria, chiuso ormai da anni con il rischio di deteriorare le attrezzature. L’auspicio è che la formazione possa rappresentare per i detenuti selezionati un importante strumento di risocializzazione e di inserimento nel mondo del lavoro esterno, essendo – quella della panificazione – una specializzazione ricercata e gratificante“.
Per il comandante della polizia penitenziaria di Terni Fabio Gallo “la speranza è di arrivare ad avere due o tre detenuti che, in una cooperativa, possano dare vita ad una produzione che si inserisca nella rete commerciale”.
“Le associazioni Demetra e Arciragazzi Gli Anni in Tasca – ha sottolineato la direttrice dell’Uepe di Terni Silvia Marchetti – rappresentano due realtà del privato sociale con le quali l’Ufficio ha solidi rapporti di collaborazione, per offrire alle persone in esecuzione di misure e sanzioni di comunità valide opportunità trattamentali, ma anche per lavorare alla sensibilizzazione della comunità sul tema della giustizia e della riparazione. Ci avviamo ad iniziare questo nuovo progetto nella convinzione che rappresenterà una importante risorsa“.
Il progetto “Pane e Piazza”, che durerà 12 mesi, ha anche un altro obiettivo.
Grazie all’aiuto di 20 persone in misura di Messa alla Prova, saranno riqualificati alcuni spazi attualmente in disuso come l’ex campo di calcio di Quartiere Italia -in collaborazione con ATER- e saranno organizzati nelle piazze cittadine eventi di sensibilizzazione che, allo stesso tempo, permetteranno di conoscere i prodotti sfornati.