Il segretario generale del comune di Terni Giampaolo Giunta ha scritto una lettera al Prefetto di Terni Emilio Dario Sensi in cui chiede delucidazioni inerenti la ripresa dell’attività del consiglio comunale di Terni, in presenza. Si vuol sapere, se, stante la migliorata situazione della pandemia ma in presenza ancora dello stato di emergenza sanitaria in vigore almeno fino al 31 luglio, si possono tenere le sedute del consiglio comunale in presenza e non più da remoto.
“Domani è convocata la riunione dei capigruppo – fa sapere il Presidente del consiglio comunale di Terni Francesco Maria Ferranti – discuteremo anche di questa questione che ho messo all’ordine del giorno, in attesa della risposta del Prefetto di Terni”.
LA LETTERA INVIATA AL PREFETTO
“Con la presente, in considerazione del progressivo, sebbene ancora non risolutivo, miglioramento della situazione di emergenza pandemica, del graduale allentamento delle misure di contenimento da parte delle Autorità competenti nonché della diffusa campagna di vaccinazione per prevenire e contrastare il contagio da coronavirus, lo scrivente, anche a nome del Presidente del Consiglio Comunale di Terni, Francesco Maria Ferranti, richiede un parere a codesta spettabile Prefettura in ordine ad una ripresa dei lavori in presenza delle sedute di Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari (che sono delle articolazioni dell’organo consiliare) a partire dal mese di luglio c.a..
Si osserva al riguardo che, presso questa Amministrazione, le sedute di Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari, per tutto il tempo della crisi pandemica, e quindi dal mese di aprile 2020 fino a tutt’ora, si sono sempre svolte con modalità da remoto in virtù del proclamato stato di emergenza sanitaria e delle disposizioni di Legge ad esso conseguenti che si sono succedute nel tempo (DL 17.03.2020, n. 18 e s.m.i.) e per effetto dei Decreti del Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Terni, attuativi dell’art. 73, c. 1 del citato D.L. 17.03.2020 n. 18, il tutto nel rispetto del principio di precauzione posto a tutela del bene primario della salute pubblica. Nello specifico, nel corso del 2020 da quando è emersa ed è stata conclamata la crisi pandemica, si sono svolte n. 16 sedute di Consilio Comunale da remoto e fino ad oggi nel 2021 le sedute da remoto sono state n. 22, con ciò assicurando peraltro esigenze di regolarità e
continuità dei lavori dell’organo consiliare.
Si fa ancora presente che il Consiglio Comunale si dovrà riunire, a breve, relativamente ad argomenti che richiedono la votazione a scrutinio segreto (nel caso specifico, nomina di presidente e di vicepresidente di commissione consiliare a seguito di surroga di consiglieri comunali), modalità di voto possibile solo in presenza.
L’Amministrazione Comunale, in caso di ripresa dei lavori in presenza, si impegna ad assicurare adeguate modalità di svolgimento delle sedute consiliari nel pieno rispetto della tutela della salute pubblica che riguarda circa 45 persone tra consiglieri comunali, sindaco, assessori, segretario generale e personale della segreteria attraverso l’utilizzo di mascherine, distanziamento interpersonale, distribuzione gel igienizzante, sanificazione dei luoghi.
In attesa di cortese riscontro, si porgono cordiali saluti.”