Si intitolano “Cronache del bar Ambassador e altri racconti” e “Misteri in Valnerina” gli ultimi due libri dello scrittore Franco Porchetti ambientati in parte a Terni e in parte in Valnerina. Gli anni 70 a Terni rivivono attraverso i personaggi del frequentatissimo bar Ambassador, per attraversare le bellezze della Valnerina, dalla Cascata delle Marmore fino ai piani di Castelluccio e per addentrarsi nei suoi misteri: quelli dell’antro della Sibilla e del lago di Pilato. “Durante il lockdown l’amico Alberto Cagnoli ha creato su Facebook il gruppo ‘Quelli dell’Ambassador’ – ricorda Porchetti – e ha invitato tutti i suoi conoscenti a scriverci. Poi piano piano la cosa è cresciuta e da questo gruppo abbastanza corposo sono arrivate anche centinaia di foto, tirate fuori da chissà quali archivi. Io ho riportato alcuni episodi che forse avevano una valenza letteraria e quindi ci ho fatto un racconto abbastanza a volo d’angelo, diciamo così, con alcuni episodi. Quel periodo, siamo alla fine degli anni ‘60, è l’apice dello splendore della città dell’acciaio. In quel momento anche il figlio dell’operaio si poteva permettere di andare al bar e spendere qualche lira. Quindi c’era questo gruppo eterogeneo che faceva base al bar Ambassador. Ma la cosa dirompente è stato l’arrivo delle ragazze perché fino ad allora le donne dentro il bar non c’erano, non esisteva proprio, era una novità assoluta, talmente assoluta che sono arrivate centinaia di persone quindi si è creato un fenomeno, una specie di tribù urbana accampata nella propria riserva. Per la maggior parte degli avventori il bar Ambassador era una vera e propria casa. C’erano delle cose anche dal punto di vista sociale abbastanza innovative, perché la nostra generazione è l’unica che ha avuto i privilegio di essere giovane. Perché i giovani precedentemente dovevano andare alle armi mentre noi abbiamo avuto la possibilità di vivere la nostra gioventù in serenità.”
L’altra pubblicazione è un thriller. “La storia è ambientata nei primi anni ‘70 a Terni come base operativa. C’è un investigatore privato di Roma che scopre la Valnerina. Sono partito essenzialmente dalla ricchezza incredibile che c’è in Valnerina di leggende, di misteri, di storia. Una delle più importanti è quella della Sibilla, parliamo di una Sibilla preromana. La leggenda racconta che sotto al Monte della Sibilla c’è un ingresso per il mondo sotterraneo, che è un posto paradisiaco, ma più di questo non posso dire.”
Strettamente connesso con i due libri di Porchetti è il film “La Sibilla bianca e la Nera” firmato da Paolo Liberati. “Il video nasce, spiega Paolo Liberati, in seguito all’interesse comune che abbiamo con Franco Porchetti, che è un mio amico da tantissimi anni, inerente le Sibille. A teatro ci abbiamo fatto tre o quattro opere insieme. Da lì ho tratto spunto molto spesso per un punto di vista dell’archetipo femminile.”
Tutte le opere sono state presentate nella Sala delle Colonne del locale “A Volte Tre” in via Mancini a Terni, che con l’occasione ha inaugurato il suo caffè letterario.
“Grazie all’iniziativa di un imprenditore che ha messo a disposizione la sala delle colonne per eventi culturali e mi ha chiesto la disponibilità, dice Giovanni Ceccotti, mi è venuto in mente di chiamare lo scrittore Franco Porchetti alla luce dei suoi nuovi lavori, per coinvolgere persone ed iniziare l’avventura in questo nuovo Caffè Letterario che sta rispondendo molto bene alla voglia di cultura della città.”