“Un progetto che nasce da un’opera analogica e diventa un’applicazione informatica. Attraverso questo progetto l’opera analogica muta un po’ il suo codice genetico da opera cristallizzata, ineluttabile, diventa un’opera di game art che interagisce con il pubblico.”
Così l’artista Fabrizio Borelli ha definito l’app CONTAGION HYPERCASUAL MULTIPLAYER EXPERIENCE e CONTAGION NFT, nate dalle sue serie metafotografiche CONTAGION2013 e CONTAGION2021.
L’applicazione è stata realizzata da Andrea Guzzon founder e CEO di Criticaldrop Entertainment.
“Questa applicazione è un’estensione di quello che ha fatto Fabrizio. Abbiamo voluto esportare quest’opera su mondi differenti, abbiamo cercato di portare avanti tutta quanta quella che è stata la creatività dell’artista, quindi senza snaturare l’opera in questa trasmigrazione, l’abbiamo fatta crescere e arricchita di tante cose quali gli Nft, la socialità fra le persone, un’esperienza multi utente.”
Chi ha seguito il progetto da un punto di vista creativo ed organizzativo è l’editore Alessio Crisantemi.
“C’è grande entusiasmo sicuramente ed anche un discreto seguito. Vediamo che ci sono diversi download di questa App, grande curiosità, ma soprattutto grande fermento culturale che era forse quello che ci interessava di più. Si è stimolato un certo dibattito intorno al tema gamification, arte, Nft, un campo di sperimentazione immenso e noi volevamo proprio avviare questo percorso sperimentale.”
Chi ha avuto l’intuizione, cioè ha visto una cosa che prima non c’era è la curatrice della mostra Maria Italia Zacheo, architetto e Storica dell’arte.
“È stato un colpo di fulmine vedere l’opera di Fabrizio e pensare cosa potesse generare l’opera stessa, cioè che vita altra potesse avere. Questo anche nel mantenere la qualità creativa e nel diventare una cosa nuova senza perdere la precedente. Quindi da quest’opera analogica è venuto fuori un lavoro molto, molto articolato, molto sperimentale che è quello della realizzazione dell’app e poi anche l’ispirazione per l’Nft.
Il pregio di questo progetto è che arriva a nuove frontiere e potrebbe arrivare a nuove frontiere ancora rispetto a quelle già raggiunte.
Peraltro interessante è proprio la partenza perché non si tratta di un’opera sola, ma di una serie e nella serie c’è già il contenuto di un discorso, di un processo e di un movimento, un passaggio da uno scatto all’altro con tutti i contenuti che questo comporta.
Fabrizio Borelli è dagli anni ‘70 anni che lavora in questi termini, con una serie di ispirazioni che poi si avvalgono di mezzi diversi secondo il periodo. L’approccio artistico è sempre stato sperimentale. Questo secondo me aggiunge valore ad un risultato che è assolutamente contemporaneo, anzi post contemporaneo.”
L’evento di Terni è stato un’occasione per condividere l’app lanciata a Roma il 31 maggio e per la presentazione della versione demo di CONTAGION NFT, in un percorso che culminerà con una mostra in programma dall’11 al 19 novembre prossimi al MLAC – Museo Laboratorio Arte Contemporanea, Università Sapienza, Roma, dove saranno esposte le serie metafotografiche 2013 e 2021 e saranno presentati la versione online di CONTAGION NFT_season1 e i dati della prima stagione di APP CONTAGION HYPERCASUAL MULTIPLAYER EXPERIENCE.