“Affidati alla carità cristiana”. Questo si è sentito rispondere alle varie porte cui ha bussato. E in effetti la carità cristiana si è mostrata attraverso la persona di don Luca Andreani che ha dato una mano fin qui, a Valentina. Valentina è disabile, ha 39 anni e da questa mattina ha iniziato uno sciopero della fame sistemandosi sotto palazzo Spada dove è stata avvicinata da molti che quel palazzo lo frequentano. “Quello che dovevo dire – dice Valentina – l’ho già detto prima alle istituzioni e quello che ho da dire adesso è scritto nei cartelli che sono piazza con me. Quello che dovevo fare l’ho fatto cercando di utilizzare tutti i mezzi possibili per trovare un aiuto dalle istituzioni, adesso quello che farò è semplicemente stare in qui in sciopero della fame”.
Sui cartelli Valentina ha scritto: “Diritto alla casa. Cittadina ternana disabile, senza casa dal 2021”, ancora si legge “ho chiesto aiuto al comune di Terni, le risposte: affidati alla carità cristiana”. In un altro cartello c’è scritto: “ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio – con particolare riguardo all’abitazione”, Articolo 25, dichiarazione universale dei Diritti Umani.
Infine, nell’ultimo cartello, Valentina ha scritto: “il diritto all’abitazione rientra tra i requisiti essenziali caratterizzanti la socialità su cui si conforma lo Stato democratico voluto dalla Costituzione”. Valentina riporta così la sentenza nr.219 del 1988 della Corte Costituzionale.
In un messaggio che ci aveva inviato qualche giorno fa scriveva: ” Ho passato periodi in questi ultimi anni in cui il peso di queste problematiche mi ha impedito anche solo di alzare lo sguardo, di guardare fuori dalla finestra in un giorno di sole e sorridere. Adesso no, non ci sto più. Mi volete abituare alla povertà e alla sofferenza mentale che ne deriva, e io cerco di abituarvi all’idea che io non ci sto più, e che quelli poveri siete voi, di valori , di cuore, di coscienza, di amore”.
Speriamo che le istituzioni siano in grado di dare una risposta e possano darle un aiuto. Anche perché Valentina deve assumere farmaci e con un prolungato sciopero della fame esporrebbe il suo fisico a un rischio molto elevato.