Ieri era in programma un vertice istituzionale fra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione comunale di Terni. L’incontro è saltato perché i sindacati non l’hanno ritenuto opportuno nel momento in cui il sindaco Bandecchi aveva rassegnato le proprie dimissioni.
“Ieri le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Terni – si legge in una nota congiunta – si sono incontrate con l’amministrazione comunale di Terni per proseguire le riunioni sui tavoli tematici avviati nel mese di dicembre 2023 e sollecitati dal sindacato. Nello specifico si dovevano analizzare le importanti questioni relative a sostenibilità ambientale, industria manifatturiera, rigenerazione urbana e infrastrutture.
Gli assessori presenti hanno aperto il confronto accennando e minimizzando le dichiarazioni del sindaco Stefano Bandecchi, non ritenendole ostative alla prosecuzione della discussione.
Cgil, Cisl e Uil dI Terni hanno ribadito di essere presenti per rispetto Istituzionale, ma che, dopo le dichiarazioni di dimissioni del sindaco, senza elementi di chiarezza non c’era la possibilità di una valutazione corretta sul percorso individuato, al fine di riflettere sullo sviluppo della città, in quanto venivano meno le condizioni di credibilità e opportunità dell’amministrazione comunale nel suo complesso per avviare un confronto duraturo nel tempo che vedesse protagoniste le politiche per promuovere le soluzioni da mettere in campo.
I rappresentanti del Comune hanno dichiarato di non voler interrompere la riunione perché non c’erano le dimissioni formali del sindaco, nonostante il sindaco stesso le avesse annunciate via social a tutta la città, dimissioni poi confermate subito dopo l’incontro.
La città ha bisogno di chiarezza, trasparenza e rispetto per affrontare i problemi che insistono nella nostra comunità e che hanno necessiterebbero di tempi rapidi per le soluzioni da individuare in termini di sviluppo, tessuto produttivo industriale, di buona occupazione e di un respiro lungo che possa far tornare Terni nella dimensione della valorizzazione della centralità del lavoro. La crisi istituzionale in corso potrà produrre una frattura tra i cittadini e le istituzioni e sicuramente determinerà tempi lunghi che non ci possiamo permettere, la responsabilità è tutta in capo alla maggioranza che antepone i problemi politici al futuro della città.
Cgil, Cisl e Uil di Terni, ribadendo la volontà di non sottrarsi al confronto, hanno dimostrato ancora una volta di avere a cuore le sorti della città svolgendo un ruolo prettamente sindacale nel rispetto istituzionale di nostra competenza”.