L’incontro c’è stato stamattina tra Terni Energia e i sindacati Filctem Cgil e Flaei Cisl e con quelle di Ugl Chimici-Energia per la gestione degli esuberi al termine della procedura di cig, che coprirà sino al prossimo due ottobre per complessive 50 unità lavorative in forza alla sede di Nera Montoro. Con gli incentivi e con altri strumenti sono rimasti in ballo otto lavoratori che sarannolicenziati alla fine di settembre
Sindacati e Terni Energia hanno concordato soluzioni alternative come dimissioni con erogazione di un incentivo una tantum; accesso al ricollocamento nel mondo del lavoro, anche mediante il supporto del Sistema di solidarietà occupazionale del settore Elettrico e gestione degli eventuali esuberi rimanenti al termine della CIGS; trattamento economico per il personale che, nell’arco di un anno successivo alla Naspi, maturi i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia.
In ragione delle dimissioni volontarie pervenute per complessivi 11 lavoratori, il totale dei dipendenti in esubero e destinatari del provvedimento di licenziamento collettivo ammonta al numero complessivo di 8 unità.
Dice Terni Energia: “Restano attive nel Gruppo insediate nell’area industriale di Nera Montoro circa settanta unità lavorative, con il mantenimento di importanti funzioni industriali, produttive e amministrative in capo alla Società”. E’ scomparsa però la speranza che Terni Energia potesse essere , come spesso era stato affermato, una soluzione ad un problema occupazionale. E tra poco, a quello che si sente, sarà anche il problema della fabbrica di smaltimento a freddo dei pneumatici usati, società che è uscita dal circuito Ecopneus e che ha visto notevolmente, al momento diminuire le proprie attività.