Era a Terni il turco a capo di un’organizzazione criminale internazionale dedita alla raccolta illegale di scommesse sportive e al gioco d’azzardo nonché al riciclaggio dei proventi illecitamente accumulati. È stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Perugia, su mandato d’arresto europeo emesso dall’Autorità giudiziaria francese. Le indagini, avviate nel 2019 nella città di Le Mans e condotte dalla Gendarmeria francese anche mediante intercettazioni telefoniche, hanno portato all’individuazione di un gruppo di soggetti appartenenti alla comunità turca attivo nella gestione di slot machine ed altri apparati per l’accesso a giochi d’azzardo illegali e a piattaforme di scommesse online gestite senza autorizzazioni. Le apparecchiature elettroniche, noleggiate in Svizzera, erano collocate in esercizi commerciali soggetti all’influenza del gruppo criminale non solo in Francia, ma anche in Germania, Moldavia e Romania. Le successive attività investigative hanno visto, quindi, il necessario coinvolgimento delle Autorità giudiziarie dei Paesi interessati, con il coordinamento di Eurojust, l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale. In tale contesto, il Tribunale di Rennes (Francia) ha emanato un “ordine europeo di indagine” finalizzato alla individuazione sul territorio nazionale di attività riconducibili al principale indagato e ad eventuali fiancheggiatori. Il provvedimento è stato eseguito dalla Procura di Perugia che ha delegato specifiche indagini al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria. Attraverso i sistemi di tracciamento elettronico l’uomo è stato individuato a Terni e arrestato nel più ampio contesto di un’operazione che, svolta contemporaneamente in tutti gli altri Stati interessati, ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di ulteriori 26 persone facenti parti dell’organizzazione criminale ed al sequestro di denaro, disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili per un valore di circa 500 mila euro.