È giunto alla sua quinta edizione il Festival dello sviluppo sostenibile, la più grande iniziativa italiana per sensibilizzare e mobilitare cittadini, giovani generazioni in particolare, ma anche imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, per promuovere la cultura della sostenibilità e realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta all’Italia di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
“Obiettivi fondamentali da perseguire immediatamente, come il susseguirsi degli eventi climatici estremi e la stessa pandemia covid ci ricordano – dice Giacomo Porrazzini, presidente di Pensare il domani – tanto più in una città industriale come Terni, segnata dall’inquinamento da polveri sottili e da alte emissioni di CO2, che ne fanno la città più climalterante dell’Umbria”.
A Terni, per iniziativa dell’Associazione di promozione sociale “Pensare il domani” si svolgeranno una serie di eventi, in partnership con altri soggetti ed in particolare con il Cesvol.
Mercoledì 6 ottobre alle ore 17 nella sala polivalente del Cesvol in via Montefiorino al Polis di Cospea, si terrà “Cambiamo strada. Le 15 lezioni del coronavirus”, riflessioni a partire dal libro di E.Morin sulla pandemia a cura di Pensare il domani, Ansf, l’associazione nazionale consulenti finanziari, Legambiente umbria e Cesvol umbria, sede di Terni.
Venerdì 8 alla stessa ora “Dall’emergenza pandemica alla sostenibilità sanitaria del territorio”, appuntamento di presentazione della proposta delle associazioni a cura di Pensare il domani, associazione “Cittadini liberi”, Cesvol.
Mercoledì 13 ottobre alle ore 17 all’hotel Michelangelo, la tavola rotonda “Quando la città respira….. Idrogeno” a cura di Pensare il domani, Federmanager Terni, associazione “Cittadini liberi”.
La chiusura al Cesvol, giovedì 14 ottobre, con “Passioni e virtù per una ʻbuonaʼ convivenza in una comunità di destini”. Un progetto formativo a cura di Pensare il domani, Cesvol e Crisu, il centro ricerca in sicurezza umana dell’università di Perugia, che prenderà il via nei prossimi mesi.