Un bilancio lusinghiero quello della 17^ edizione del Terni Film Festival, tracciato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il vescovo Mons. Giuseppe Piemontese, il direttore dell’Istess, Arnaldo Casali, il direttore artistico del Festival, Riccardo Leonelli ed Ermanno Ventura, direttore della Commissione diocesana problemi sociali e lavoro.
“Siete stati degli eroi – ha detto Ventura – voi che avete portato avanti il Festival in queste condizioni, dando lustro alla diocesi, dando lustro alla città”.
Il riferimento , nemmeno tanto velato, è alla scarsità di risorse a disposizione degli organizzatori. Ed è già stato un miracolo che si sia potuto organizzare un Festival come questo, con tanti ospiti e della durata di 9 giorni con un budget minimo, 45.000 euro, grazie al quale, comunque, si è evitato di fare debiti. Grazie dunque al Fondazione Carit e alla Associazione San Martino. Ma è grazie al lavoro volontario di tanti giovani e dello stesso direttore artistico se il Festival si è potuto fare. E questo non è assolutamente giusto. Le istituzioni, dal Comune di Terni alla Regione Umbria, la loro parte la devono fare se si vuol far decollare un evento di primissimo piano della città.
Sono stati circa 12 mila gli spettatori che hanno assistito, in parte in presenza, in parte on line, agli eventi del Terni Film Festival, un risultato di assoluto riguardo.
Sono stati, invece, circa 1.300 gli studenti dei vari istituti cittadini che hanno assistito agli eventi in presenza, ha detto la professoressa Stefania Parisi, ai quali vanno aggiunti coloro che li hanno seguiti a distanza o in autonomia , almeno altri 500. “Tutto ciò ci dà gioia – ha affermato la prof. Parisi – è andato tutto molto bene a parte il fatto che non siamo riusciti a coinvolgere un solo Liceo di Terni, il Liceo Scientifico Donatelli.”
“Per almeno 3 serate su 9 – ha voluto sottolineare il direttore di ISTESS, Arnaldo Casali – abbiamo avuto la platea piena, è stata una gioia immensa. Oltre ogni più rosea aspettativa. Ma un festival così non può andare avanti con il volontariato. Non siamo più un gruppo di amici che cerca faticosamente di fare qualcosa di bello, siamo un gruppo di professionisti che fanno il più grande evento culturale della città di Terni, uno dei più importanti dell’Umbria. Non si può fare un Festival di questo livello con 45 mila euro, si dovrebbero dare un po’ una svegliata tutti.”
“Ho fatto quello che potevo – ha detto il direttore artistico del Festival, Riccardo Leonelli – ho avuto il privilegio di dirigere tante persone , spero di averlo fatto nel modo più professionale possibile.” Leonelli si è detto ben felice “della qualità dei film, degli eventi, della partecipazione del pubblico, dell’apporto umano che ci è stato con i ragazzi , con tutto lo staff , che io ringrazio. Mi auguro di aver svolto un bel servizio per la città e per il cinema italiano e ho il sogno che quello che è stato creato quest’anno possa essere portato avanti in continuità sperando che la prossima edizione sia migliore di questa”.
Edizione in cui il Terni Film Festival raggiungerà la maggiore età, i 18 anni.
CI SARA’ LEONELLI ANCHE IL PROSSIMO ANNO ALLA GUIDA DEL FESTIVAL?
In proposito, a colpi di citazioni si sono sfidati i due direttori Casali (Istess) e Leonelli (Festival). Leonelli ha detto che questo “è il tempo del silenzio” mentre Casali ha ribattuto citando Gesù, “non si mette il vino nuovo negli otri vecchi perché altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri vecchi”.
Cercando di interpretare bene le loro parole, Casali sarebbe disposto a farsi da parte e lasciare tutto in mano a Leonelli. “L’Istess – ha detto – conferma al 200% Leonelli nella carica di direttore artistico del Terni Film Festival”. Leonelli non ha sciolto la riserva, ha preso tempo, si è dato un mese, un mese e mezzo per rispondere, per dire se sarà ancora lui al timone del prossimo Festival, anche perché questo impegno dovrà incastrarsi con i molteplici che l’attore e regista ternano ha. Sulla casella del direttore artistico, dunque, per il momento, resta un punto interrogativo.
Leonelli ha fatto un grandissimo lavoro, di altissima qualità, dovrebbe proseguire, questo almeno è il nostro auspicio.
L’ULTIMO FESTIVAL ISPIRATO DAL VESCOVO MONS. PIEMONTESE CHE A INIZIO ANNO NUOVO LASCIA LA DIOCESI
“Abbiamo cercato di dire una parola di speranza in questo tempo di pandemi che ci accompagnerà ancora . Il discorso economico – ha affermato il vescovo Piemontese – certamente crea limiti e crea preoccupazioni tuttavia anche quest’anno, nonostante i limiti, con tante promesse non mantenute da parte di qualcuno , noi non ci siamo rassegnati , voi non vi siete rassegnati e avete continuato a pronunciare parole di speranza attraverso il cinema , attraverso il dialogo, , attraverso la festa e un programma ricchissimo, con orgoglio possiamo dire di esserci riusciti. Per il futuro – ha aggiunto Mons. Piemontese – io credo che si debba proseguire su questa via , la linea della speranza, della proposta, della provocazione, del dialogo, dell’incontro, dell’amicizia, della fraternità, fra i popoli, le religioni. Non solo il Terni Film Festival ma l’ISTESS deve porsi all’interno della città come provocazione culturale, di ricerca e di studio. Credo che il nuovo vescovo -ha concluso Mons. Piemontese -vi sosterrà e darà un ulteriore contributo.”