“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo richiede forti misure di contrasto al contagio da Coronavirus. Nei centri semi-residenziali che ospitano persone con disabilità e anziani non è possibile garantire gli standard di sicurezza descritti nel Decreto Ministeriale. È necessario che il Sindaco di Terni si attivi per emanare un’ordinanza con la quale disporne la chiusura, di concerto con la USL UMBRIA 2, garantendo al contempo l’assistenza domiciliare. Ricordo che il Sindaco è il garante della salute di tutti i cittadini, per questo deve salvaguardare soprattutto le persone con disabilità e gli anziani.”
A sostenerlo è il consiglieri comunale di Uni per Terni Emanuele Fiorini.
Fiorini poi attacca anche la regione dell’Umbria per la gestione che definisce “scellerata” dei suoi dipendenti.
“La RSU della Regione Umbria si sta battendo da giorni per far capire che gli uffici regionali devono essere ridotti al minimo e devono essere adottate tutte le misure atte a tutelare i propri dipendenti ed i loro familiari.
Si susseguono circolari interne, anche contradittorie tra di loro, dove si fa confusione tra smart working, telelavoro, lavoro agile costringendo i dipendenti a recarsi in ufficio nonostante il Dpcm abbia di fatto dato disposizioni stringenti anche nella pubblica amministrazione.Negli uffici regionali ci sono persone che potrebbero tranquillamente svolgere il proprio lavoro da casa anche in connessione da remoto con i propri computer. Ma la Regione – conclude Fiorini – che dovrebbe essere la prima a porre in essere azioni chiare volte a contenere la diffusione del virus ed aiutare così anche il personale sanitario da giorni impegnato sul campo di battaglia, non è neppure in grado di tutelare i suoi dipendenti obbligandoli a recarsi in ufficio perché ancora, a distanza di giorni dalla emanazione del dpcm, non è stata in grado di gestire il suo contingente di circa 1200 persone.