Nella giornata di sabato 19 marzo la senatrice Margherita Corrado, ex 5 Stelle transitata al gruppo Misto, archeologa, è stata a Terni su invito del consigliere comunale Emanuele Fiorini.
La senatrice Corrado, tra le altre, ha visitato l’area archeologica di Maratta e ha visto dall’esterno il Teatro Verdi., deplorando “alcuni scempi compiuti e in corso”.
C’è stato un confronto sulle logiche e sui metodi che i decisori politici, ma anche la Pubblica Amministrazione locale e statale, stanno adottando nel trattare la vicenda del restauro e rifunzionalizzazione del Teatro comunale “Giuseppe Verdi”, senza trascurare le difficoltà – si legge in una nota – che la parlamentare ha incontrato nel tentativo di ottenere i documenti più recenti (progettazione, autorizzazioni, informazioni sugli operatori economici) grazie alle norme vigenti sulla trasparenza degli atti a garanzia dell’interesse pubblico.
La Senatrice infatti ha richiesto, con istanza di accesso agli atti, alla Soprintendenza ABAP (Archeologia, Belle Arti e Paesaggio) dell’Umbria, il curriculum vitae del professionista archeologo che dovrà sorvegliare tutte le attività di scavo e movimento terra, gli estremi della ditta che seguirà le indagini stratigrafiche estensive (o saggi che siano), se diversa da quella che eseguirà i restanti lavori, gli elaborati progettuali della torre scenica e dei nuovi volumi, elementi di novità, rispetto al teatro ottocentesco e alla sua trasformazione nel secondo dopoguerra, di particolare delicatezza. Documenti che la Soprintendenza nega, ad oggi, di possedere.
Alla parlamentare della Commissione Cultura del Senato sembra essere chiaro, dall’analisi dei dati a disposizione, che lo spirito del vincolo del 2015, quello che prescriveva di conservare sia le parti superstiti polettiane sia quelle di metà ‘900, in anni recentissimi si sia infranto contro una ‘scogliera’, perdendo molta della sua forza iniziale. Da qui le note cariche di preoccupazione per l’intervento che si prospetta sul “Verdi” inviate a gennaio scorso sia al Comune di Terni , sia alla Soprintendenza, e sempre (per conoscenza) ai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Perugia, competente per tutta l’Umbria.
Non possiamo negare che affrontare la vicenda del Teatro “Giuseppe Verdi”, da qualsiasi parte la si prenda, equivalga a scontrarsi con un muro di gomma e che se ne ricavi l’impressione che, in un certo senso, le Autorità vogliano nascondere qualcosa ai cittadini.
La Senatrice, per quel che la riguarda, ha detto “accadono tante cose a cui debbo prestare attenzione e le nuove a volte fanno perdere facilmente il filo delle precedenti, ma le questioni culturali di Terni sono tra quelle che non posso e non voglio trascurare”.
La senatrice Corrado ha ribadito la sua volontà di tornare presto a Terni