L’arte urbana ancora protagonista di GemellArte, festival indipendente di arte contemporanea che torna, per la sua terza edizione, con una call nazionale ancora nel segno del gemellaggio fra Terni e Saint’Ouen.
“Siamo giunti finalmente alla terza edizione di Gemellarte e quest’anno facciamo la rivoluzione – spiega direttore artistico Chiara Ronchini – il concept di quest’anno è la rivoluzione, la nostra rivoluzione, intesa come la rivoluzione dell’arte e della cultura”. La call per gli artisti è stata aperta il primo e terminerà il 30 settembre. Entro la prima metà di ottobre sarà decretato il vincitore e dal 25 ottobre alla fine del mese avverrà la residenza mentre l’inaugurazione è prevista tra il 6 e il 7 novembre. Novità di quest’anno, dedicata ai giovani del territorio ternano, un intervento di video maker. Sarà chiesto ai giovani, fino a 35 anni, di realizzare un documentario che accompagnerà la genesi, la produzione dell’artista con il territorio.
Il murale di Terni sarà realizzato in largo Elia Passavanti, tra Corso Tacito e piazza del Mercato e avrà un valore aggiunto: sarà anche “ecologico, in quanto verrà realizzato con i colori forniti da AirLite che riducono l’inquinamento dell’aria trasformando la superficie dipinta in un purificatore naturale, mentre a Saint’Ouen in una via centralissima che porta al mercato delle pulci. Quindi due muri in due punti nevralgici della città.
Fra le candidature pervenute alla mail [email protected] la commissione individuerà i cinque artisti ritenuti più meritevoli e fra questi verrà scelto il candidato da ospitare nella residenza artistica francese.
Oltre al Festival artistico e alla duplice selezione, GemellArte 2021 sarà accompagnato ancora una volta dal progetto cinematografico di GemellArte Off, rassegna di cinema italiano con una selezione di film in lingua italiana e sottotitolati in francese, accompagnati da una serie di incontri e dibattiti con registri, autori, produttori ed attori italiani.
Ogni informazione è reperibile sul sito www.gemellarte.it
“Sono veramente felice di essere qui ancora una volta per questa edizione del Festival , ha aggiunto Chiara Ronchini, che acquista doppio valore proprio per tutto quello che abbiamo passato con la pandemia e mi piace dire che questa rivoluzione è veramente sentita da tutti quanti perché è la rivoluzione dell’arte, della cultura. Le cose stanno cambiando, abbiamo azzerato ogni certezza, ma ci sono delle certezze che non e tono giù e sono quelle delle emozioni. L’arte fa questo, abbiamo sempre più bisogno di emozionarci e proprio per questo crediamo in questo festival.”