Un pubblico quasi incredulo di fronte a tanta bellezza è stato letteralmente travolto da un fascio di “luce sonora” proveniente dal palcoscenico del teatro Secci di Terni, nel concerto dell’11 marzo, inserito nella 48ma stagione dell’Associazione Filarmonica Umbra. Un sestetto di artisti di calibro internazionale composto da Andrea Oliva, Alessandro Carbonare, Fabrice Pierre, Angelo e Francesco Pepicelli, Mauro Loguercio, ha eseguito una versione inedita di due Suites dai balletti Romeo e Giulietta di Prokov’ev e Petruška di Stravinskij, trascritte per flauto, clarinetto, arpa, pianoforte, violoncello, violino, rispettivamente da Fabrice Pierre e Yuval Shapiro. Una strumentazione ricercata e sapiente valorizzava al massimo la timbrica strumentale, con un perfetto equilibrio tra i sei strumenti, spesso utilizzati in registri “ingrati”, nei quali brillavano senza nessuna asprezza. Il gioco fonico/timbrico e le nuances di colore, in qualche passo, facevano persino dimenticare le versioni originali (non ce ne vogliano né Prokov’ev, né Stravinskij). Pregevolissimo, inoltre, l’impasto e l’amalgama degli strumenti, che si sviluppava in un dialogare serrato, continuo e fluido, nelle frasi condivise e negli unisoni perfetti. L’impeto e la carica interpretativa e creatrice di esecutori di assoluta eccellenza hanno fatto il resto: Giulietta, Romeo, Petruška si sono animati nella loro essenza più vera e umana, danzando realmente davanti agli occhi lucidi di un pubblico emozionato e commosso da tanta magia.